sabato 2 Agosto 2025
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Trento

Trento, un uomo riporta un serpente: avventura urbana e riflessioni sulla fauna.

Nel cuore di Trento, un episodio inusuale ha interrotto la quiete del primo pomeriggio.
Un uomo, proprietario legittimo, si è presentato al Comando dei Vigili del Fuoco Permanenti per riconsegnare un serpente, protagonista la sera precedente di una breve, ma intensa, avventura urbana.
La vicenda, nata da un ritrovamento casuale in Via Gramsci, solleva interrogativi interessanti sull’interazione tra fauna selvatica e ambiente antropizzato.
La sequenza degli eventi si è dipanata la sera precedente, attorno alle 21:50, quando una coppia, godendosi una passeggiata serale con il proprio cane, ha notato la presenza anomala del rettile all’interno di un cortile condominiale in Via Gramsci, al civico 42.
La segnalazione, tempestiva, ha mobilitato immediatamente i Vigili del Fuoco Permanenti, intervenuti con prontezza per gestire la situazione e garantire la sicurezza dei residenti.

L’identificazione del serpente ha inizialmente suggerito una *Coluber natrix*, più comunemente noto come serpente del grano.
Si tratta di un animale non velenoso, appartenente all’ordine dei colubridi, che può raggiungere dimensioni notevoli, superando anche il metro e mezzo di lunghezza, pur mantenendo un peso relativamente contenuto, raramente superiore a cinquecento grammi.
La sua dieta si basa principalmente su piccoli roditori, come topolini e arvicole, contribuendo così all’equilibrio ecologico locale.

Il serpente del grano, apprezzato per il suo temperamento generalmente docile e la sua relativa facilità di gestione in ambiente domestico – spesso ospitato in terrari – rappresenta un elemento interessante del patrimonio faunistico italiano.
La sua presenza in contesti urbani, seppur occasionale, invita a riflettere sulla progressiva perdita di confini tra habitat naturale e aree densamente popolate.
Questo episodio, pur nella sua apparente semplicità, evidenzia la necessità di una crescente consapevolezza sulla biodiversità che coesiste con le nostre città, e sull’importanza di una gestione responsabile di tale convivenza.
L’intervento dei Vigili del Fuoco, rapido ed efficiente, testimonia l’impegno della comunità nel garantire la sicurezza e la tutela del patrimonio naturale, anche quando questo si manifesta in forme inattese e sorprendenti.

La vicenda si conclude con il ritorno del serpente tra le braccia del suo proprietario, un ulteriore promemoria della complessità e della bellezza del mondo che ci circonda.

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