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Atletica, Doualla ai Mondiali? La proposta di Mei: “Vorrei corresse la staffetta”

(Adnkronos) –
Kelly Doualla ai prossimi Mondiali di atletica? La suggestione delle ultime ore potrebbe presto diventare realtà. La giovanissime velocista azzurra, 15 anni, ha appena vinto l'oro nei 100 metri e trascinato la staffetta 4×100 al trionfo, con un'ultima frazione stellare, agli Europei Under 20 di Tampere, in Finlandia. Risultati che non sono passati inosservati: "Ho sentito Kelly ieri sera al telefono e le ho detto che se avrà voglia, se i genitori e l’allenatore saranno d’accordo, potrà essere in squadra ai Mondiali di Tokyo (in programma dal 13 al 21 settembre prossimo, ndr) per fare una bella esperienza perché non sarà la gara individuale, ma la staffetta, in una sorta di vacanza sportiva per vedere come sono le compagne di squadra più grandi, anche se è chiaro che non le chiederemo niente", ha detto il presidente della Fidal Stefano Mei, intervenuto su Rai 2. "Questi ragazzi sono i figli di Tokyo, avevano undici o tredici anni quando gli azzurri trionfarono a quella Olimpiade", ha continuato il numero uno dell'atletica italiana, "all’indomani dei Giochi del 2021 avevo dichiarato che l’impresa delle cinque medaglie d’oro nell’atletica sarebbe servita a prepararci per l’edizione di Brisbane 2032 e in tanti si misero a ridere, ma in Italia abbiamo bisogno prima di ottenere i risultati e poi di fare proselitismo per far sì che i giovani si avvicinino allo sport, mentre altrove insegnano lo sport a scuola. L’importante è riuscirci e in questi quattro anni ci siamo riusciti praticamente sempre, investendo moltissimo sull’attività: ora abbiamo tanti piccoli campioni che spingono per avvicinarsi ai campioni affermati". Poi Mei ha ribadito il valore di questa 'nuova' generazione: "Tra di loro i ragazzi non vedono differenze, hanno già l’inclusione e l’uguaglianza dentro di sé, mentre chi è più grande ancora ci fa caso. Sono di gran lunga migliori di chi li ha preceduti: il mondo di oggi offre tante possibilità, tra studio, lavoro e svago, però si impegnano nello sport per raggiungere questi risultati e quindi sono estremamente contento", ha spiegato, "da parte mia, cerco sempre di portare i ragazzi a capire che si devono divertire, soprattutto adesso, e che la vita da atleta è ancora da iniziare. Se ti diverti e vinci è meglio, se si perde è comunque una tappa del percorso. In questo mi aiuta l’esperienza da atleta, so che la sconfitta è il primo mattone da cui si costruisce qualunque vittoria, in questi quattro anni abbiamo visto poche sconfitte e devo dire che non mi dispiace".  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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