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Il 'problema' degli US Open 2025? La marijuana, parola di Casper Ruud. Il tennista norvegese, pronto a scendere in campo contro l'austriaco Ofner nel primo turno dello Slam americano, ha parlato di un tema che, a New York, non è certo nuovo. Quando c'è stato da indicare quale fosse la cosa peggiore in assoluto della Grande mela, infatti, Ruud non ha avuto dubbi: "L’odore di cannabis. È ovunque, anche qui dove si gioca il torneo. Ma dobbiamo accettarlo", ha detto in un’intervista a Danmarks Radio. «Penso sia fastidioso essere in campo mentre qualcuno si fuma una canna", ha continuato Ruud, "non è divertente per noi giocatori essere stanchi e allo stesso tempo dover inalare l’odore dell’hashish. Non possiamo farci niente a meno che la legge non venga modificata, ma dubito che ciò accadrà». Nello Stato di New York infatti il consumo di cannabis è largamente diffuso e, soprattutto, legale, essendo stato depenalizzato nel 2021. Non è la prima volta che i tennisti di scena agli US Open parlano dell'odore di marijuana di New York. Due anni fa il tedesco e numero tre del mondo Alexander Zverev aveva detto che giocare o allenarsi al campo 17 è come "essere nel salotto di Snoop Dogg". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Il problema degli US Open? Ruud sorprende: “L’odore di marijuana”
