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giovedì 23 Ottobre 2025

Israele approva annessione Cisgiordania. Vance: “Non lo permetteremo”, Rubio: “Tregua a rischio”

(Adnkronos) – In una votazione preliminare la Knesset ha approvato una legge per applicare la sovranità di Israele in Cisgiordania, proprio nel giorno della visita del vice presidente americano JD Vance. Nel voto procedurale, che avviene prima delle tre votazioni necessarie per l'approvazione di una legge alla Knesset, la misura, proposta di Avi Moaz, unico deputato del partito dell'estrema destra Noam, è passata con 25 sì e 24 no, si legge su Haaretz. Oggi, giovedì 23 ottobre, sono arrivate reazioni da Stati Uniti e Italia, con la forte presa di posizione del presidente Donald Trump e del vice presidente Vance.  Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato in un’intervista a Time Magazine di aver esercitato pressioni su Benjamin Netanyahu per accettare l’accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e di opporsi all’annessione della Cisgiordania. "Non potete combattere contro il mondo", ha detto Trump rivolgendosi al primo ministro israeliano, sottolineando che un’eventuale annessione farebbe perdere a Israele tutto il sostegno degli Stati Uniti. "Ma non avverrà – ha assicurato il tycoon – ho dato la mia parola ai Paesi arabi". Secondo Trump, senza il suo intervento, Netanyahu "avrebbe continuato all’infinito" la guerra con Hamas. Il presidente ha ricordato i provvedimenti già assunti a favore di Israele, tra cui il riconoscimento della sovranità israeliana sulle Alture del Golan, la mediazione degli Accordi di Abramo e il sostegno alle operazioni militari israeliane contro l’Iran a giugno, utilizzandoli come leva per convincere Netanyahu a fermarsi.  Il vicepresidente americano Jd Vance – poco prima di ripartire da Israele – ha infatti definito il voto di ieri alla Knesset sull'annessione della Cisgiordania una "stupida trovata politica" che l'ha "offeso". "Non permetteremo a Israele di annettere la Cisgiordania", ha assicurato. Una posizione condivisa anche dal segretario di Stato americano Marco Rubio che ha denunciato come che il voto rischi di "minacciare" la tregua a Gaza ed è "controproducente".  "Il Presidente americano ha chiarito che non è uno sviluppo che sosterremmo al momento. Ha il potenziale di minacciare anche l'accordo per la pace a Gaza", ha affermato Rubio, in partenza per Israele, dove è atteso oggi, "è una democrazia, voteranno. Ma per il momento è qualcosa che, secondo noi, potrebbe essere controproducente", ha spiegato Rubio. Dello stesso avviso il ministro degli Esteri Antonio Tajani: "È una decisione che mette a repentaglio (l'accordo, ndr), i progressi si devono fare per trasformare la tregua in pace. Condivido le parole del Segretario di Stato Rubio", ha detto a margine di un evento elettorale di FI a Napoli.  Un progetto di legge "coloniale e illegale". Questo il commento di Hamas, contenuto in una nota citata dal giornale palestinese "Filastin": "L'occupazione insiste nel continuare i suoi tentativi di 'legittimare' gli insediamenti e imporre la 'sovranità' sionista sui territori palestinesi occupati, in flagrante violazione delle leggi e delle risoluzioni internazionali". Secondo il movimento di resistenza islamico, i "frenetici tentativi” di Israele di impossessarsi di queste terre sono illegali e “non cambieranno il fatto che la Cisgiordania è territorio palestinese secondo la storia, il diritto internazionale e la Corte internazionale di giustizia”.  Il passaggio della misura costituisce un imbarazzo per Benjamin Netanyahu, che aveva dato istruzioni ai deputati del suo partito di opporsi alla legge. Un deputato del Likud, Yuli Edelstein, non ha però seguito le indicazioni del premier esprimendo il sì decisivo a far passare la votazione procedurale alla legge che potenzialmente potrebbe aprire una crisi con l'amministrazione Trump che si oppone all'annessione della Cisgiordania, venendo poi rimosso dalla commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset La proposta di legge, sostenuta dal partito di estrema destra Otzma Yehudit e dai partiti del Sionismo religioso, afferma che "lo Stato di Israele applicherà le sue leggi e sovranità sugli insediamenti in Giudea e Samaria, per stabilire lo status di queste aree come parti inseparabili della sovranità dello Stato di Israele". "Applicando la sovranità sulla Giudea e Samaria, facciamo una correzione da tempo necessaria", ha dichiarato Maoz. E' poi anche passata, con una maggioranza più consistente di 32 sì e 9 no, la proposta di legge, presentata da Avigdor Lieberman di Yisrael Beiteinu, di estendere la sovranità israeliana sull'insediamento di Ma'aleh Adumim, nei pressi di Gerusalemme.  
—internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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