(Adnkronos) – Donald Trump ha la "personalità di un alcolista". Ad affermarlo è stata Susie Wiles, capo dello staff della Casa Bianca, in un articolo pubblicato da Vanity Fair, che lei stessa ha poi descritto come "un atto di accusa presentato in modo disonesto". Figura chiave della campagna elettorale e ora del governo, Wiles ha concesso diverse interviste alla rivista americana, che fungono da filo conduttore di un lungo articolo dedicato alla cerchia ristretta del presidente americano. L'articolo contiene la sua opinione, non sempre lusinghiera, sul vicepresidente JD Vance e sulla ministra della Giustizia. Ma sono ovviamente le sue dichiarazioni su Donald Trump ad aver suscitato scalpore: ha la "personalità di un alcolista" – anche se non beve nemmeno un goccio di alcol, afferma – nel senso che "agisce con l'idea che non c'è nulla che non possa fare. Nulla, zero, niente". Wiles dice di considerarsi "un po' esperta" in materia, per via di suo padre, un famoso giocatore di football americano e commentatore sportivo con gravi problemi di alcolismo. A pubblicazione avvenuta Wiles ha denunciato su X "un articolo accusatorio presentato in modo disonesto" e che dipinge "un ritratto caotico e negativo" del presidente e del suo team. Donald Trump "non ha un consigliere più formidabile e leale di Susie", ha assicurato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt sulla stessa piattaforma, mentre diverse altre figure del governo sono corse in aiuto della direttrice di gabinetto. "Non l'ho mai vista essere sleale," ha commentato il vicepresidente J.D. Vance durante un comizio in Pennsylvania, "è esattamente la stessa persona, che il presidente sia lì o meno", ha aggiunto, riconoscendo tuttavia che tra loro c'erano alcuni "disaccordi". Susie Wiles afferma secondo la rivista che Donald Trump non intende ricandidarsi nel 2028 ma che tira regolarmente fuori l'argomento perché "lo diverte" e "fa impazzire le persone." Il capo dello staff critica anche il procuratore generale Pam Bondi per la gestione del caso Jeffrey Epstein: "Si è completamente sbagliata a giudicare che fosse di interesse solo per un gruppo molto mirato di persone", mentre molti sostenitori del presidente repubblicano chiedono maggiore trasparenza su questo tema. Interrogata sul cambiamento di opinione del vicepresidente J.D. Vance, da critico a sostenitore di Donald Trump, Wiles ha definito "la sua conversione" "un po' più politica" di quella del segretario di Stato Marco Rubio, che si era davvero schierato con il presidente americano per convinzione. Susie Wiles descrive anche il vicepresidente come un teorico della cospirazione. JVance e Rubio sono spesso presentati come rivali nella corsa per succedere a Donald Trump.
L'intervista di Vanity Fair è ''purtroppo, un altro esempio di giornalismo disonesto, in cui un giornalista ha estrapolato le parole del capo dello staff dal loro contesto, senza includere il contesto in cui si svolgevano quelle conversazioni", afferma la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, sottolineando che c'è ''un'ondata di sostegno da parte delle persone a Capitol Hill'' nei confronti di ''Susie Wiles che è stata incredibile per il presidente Trump''. Leavitt ha aggiunto che Trump ''è stato in grado di realizzare così tanto grazie alla sua leadership e alla sua tenacia, ma anche grazie alla leadership del capo di gabinetto Wiles e alla sua capacità di realizzare il suo programma''.
—internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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Susie Wiles: “Trump ha personalità da alcolista”. Poi nega. E’ bufera sulla capa di gabinetto
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