07 dicembre 2024 – 08:45
Presso il Mauriziano, nel reparto di Cardiologia diretto dal dottor Giuseppe Musumeci, si è recentemente assistito a un evento medico straordinario. Un giovane ventenne affetto da una grave forma di cardiopatia congenita è stato sottoposto all’impianto di un defibrillatore extravascolare di ultima generazione. Questo dispositivo, dalle dimensioni ridotte e dalla durata eccezionale di oltre 11 anni, è in grado di stimolare il cuore e prevenire aritmie potenzialmente letali senza la necessità di erogare shock ad alta energia.La morte cardiaca rappresenta la principale causa di decesso tra i 60 anni e colpisce circa il 50% delle persone che muoiono per malattie cardiovascolari. In Europa si registrano ogni anno circa 400 mila arresti cardiaci, con ben 60 mila casi solo in Italia. Grazie agli avanzamenti tecnologici e alle competenze dell’equipe elettrofisiologica guidata dal dottor Stefano Grossi, questo giovane paziente ha ora maggiori possibilità di sopravvivenza e una migliore qualità della vita.Il defibrillatore extravascolare rappresenta quindi una soluzione innovativa e efficace per contrastare le patologie cardiache gravi, offrendo al paziente la sicurezza di un monitoraggio costante e la possibilità di intervenire tempestivamente in caso di emergenza. Questo intervento pionieristico apre nuove prospettive nel campo della cardiologia interventistica, dimostrando come la ricerca scientifica e l’innovazione possano fare la differenza nella vita delle persone affette da gravi patologie del cuore.