05 marzo 2025 – 02:45
Nel cuore della città di Torino si cela un’immagine iconica, paragonabile alla visione epica dell’Apollo 8 nel 1968, quando la Terra sorgeva dall’orizzonte lunare. Questa volta, però, è il Sole a emergere dall’orizzonte selenico, regalando uno spettacolo straordinario che ha lasciato senza fiato gli scienziati della sonda lunare Blue Ghost. Questo veicolo spaziale è atterrato con grazia e precisione nella zona denominata Mare delle Crisi, una vasta distesa pianeggiante ricoperta in gran parte da antiche colate di lava che hanno modellato la superficie craterica del satellite terrestre.Le fotocamere della sofisticata sonda automatica Blue Ghost hanno immortalato l’imponente Sole mentre sorgeva lentamente all’orizzonte lunare, proiettando una luce accecante sulla superficie polverosa del satellite naturale. Battezzata con il suggestivo nome di “Fantasma Blu”, questa missione spaziale è concepita per operare durante le ore notturne lunari, quando il cielo si tinge di mistero e fascino.Lanciata con successo dalla compagnia privata statunitense Firefly Aerospace lo scorso gennaio tramite un razzo Falcon 9 di SpaceX, la sonda Blue Ghost ha raggiunto la Luna in modo preciso e puntuale. Grazie alle sue zampe telescopiche e alla tecnologia avanzata a bordo, è stata in grado di resistere alle temperature estreme che caratterizzano le notti lunari, sfiorando i -130 gradi Celsius.Sul suolo lunare, il Sole appare incredibilmente luminoso senza la presenza dell’atmosfera terrestre che attenua i suoi raggi. Gli astronauti che camminavano sulla Luna dovevano proteggere i loro occhi utilizzando visori speciali per evitare danni irreparabili alla retina causati dalla intensa luminosità solare.Una delle peculiarità più affascinanti della Luna è la durata prolungata del giorno e della notte lunari, che corrispondono a circa 14 giorni terrestri ciascuno. La sonda Blue Ghost potrebbe presto catturare immagini suggestive del tramonto lunare, offrendo uno spettacolo unico nel suo genere.Tra gli strumenti scientifici a bordo della missione spaziale si distingue LuGRE, un ricevitore italiano realizzato per conto dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) in collaborazione con la NASA e il Politecnico di Torino. Questo dispositivo tecnologico all’avanguardia contribuisce alla raccolta e trasmissione dei dati provenienti dalla Luna verso la Terra, consentendo agli esperti di esplorare sempre più a fondo i misteri del nostro affascinante satellite naturale.