Ad Alessandria, il 19 settembre si è solennemente inaugurato il 27° Raduno del Primo Raggruppamento Francia, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, un evento di profonda valenza simbolica e comunitaria.
I rituali inaugurali, con la deposizione della Corona alla lapide della Chiesetta degli Alpini in piazza Turati e l’Alzabandiera in piazza Garibaldi, hanno dato il via a tre giorni – fino a domenica 21 – dedicati all’esaltazione del Tricolore, ai valori fondanti del Corpo degli Alpini, le “Penne Nere”, e al forte senso di appartenenza che lega questa istituzione al territorio.
L’iniziativa, che coinvolge un vasto numero di partecipanti, si configura non solo come una celebrazione storica, ma anche come un’occasione per rinsaldare il legame tra l’Ana (Associazione Nazionale Alpini) e la cittadinanza.
A testimonianza di questo intento, sono state distribuite circa 2.000 bandierine tricolori nelle cassette postali degli edifici lungo il percorso della sfilata conclusiva, un gesto concreto volto a trasformare la festa in un evento condiviso, un’espressione di orgoglio collettivo che trascende i confini dell’associazione stessa.
Il Raduno, che assume un significato ancora più profondo nel contesto alessandrino, è stato celebrato anche attraverso iniziative speciali come l’annullo filatelico dedicato da Poste Italiane, un sigillo tangibile di questo momento storico, e una particolare grappa realizzata dalla distilleria Mazzetti d’Altavilla, un omaggio ai sapori e alle tradizioni locali.
Il Sindaco Giorgio Abonante ha sottolineato l’importanza di questo evento come un riconoscimento al ruolo attivo e costante degli Alpini nel tessuto sociale alessandrino.
La memoria dell’alluvione del Tanaro del 1994, quando gli Alpini furono in prima linea nelle operazioni di soccorso e nella ricostruzione, rimane impressa nella coscienza collettiva, un esempio concreto di dedizione, coraggio e spirito di solidarietà.
Oggi, questa collaborazione si prosegue nell’affiancamento alla Protezione Civile, confermando il ruolo cruciale degli Alpini nella gestione delle emergenze e nella tutela del territorio.
Il Raduno, pertanto, rappresenta una complessa stratificazione di significati: memoria storica, identità culturale e proiezione verso il futuro.
Ripercorrere la storia militare italiana, con le sue sfide e i suoi successi, significa anche coltivare una visione condivisa per un futuro di pace, basato sulla collaborazione, la partecipazione attiva e la consapevolezza del proprio ruolo nella comunità.
L’eredità del Raduno andrà ben oltre i giorni della manifestazione, lasciando un segno tangibile di impegno civico e di spirito di collaborazione che continuerà a ispirare e a unire la comunità alessandrina.