sabato 13 Settembre 2025
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Alessandria: Manifestazione pro-Palestina chiede rottura con Israele

Un’onda di mobilitazione pro-Palestina ha attraversato oggi il centro di Alessandria, manifestando una crescente pressione sulla politica regionale in relazione al conflitto israelo-palestinese.
L’iniziativa, orchestrata dal Coordinamento regionale per la Palestina, si configura come un atto concreto di dissenso e solidarietà, mirato a sollecitare un cambiamento radicale nell’approccio della Regione Piemonte nei confronti di Israele.
Il corteo, composto da un numero significativo di partecipanti, ha espresso chiaramente la richiesta di una netta rottura con ogni forma di collaborazione politica, economica e militare con lo Stato israeliano.
Questa richiesta si colloca in un contesto globale di crescente critica verso le politiche israeliane e di sostegno al popolo palestinese, soprattutto in seguito agli ultimi eventi nel territorio.
L’azione si integra inoltre con la “Global Sumud Flotilla”, una spedizione umanitaria in viaggio verso Gaza, con l’obiettivo di fornire aiuti vitali a una popolazione che sta affrontando una situazione di profonda crisi umanitaria.

La “Sumud”, termine arabo che significa “resistenza”, sottolinea l’impegno a rimanere saldi di fronte alle avversità.
Il percorso del corteo ha visto una significativa sosta sia davanti alla Prefettura che al Comune di Alessandria, luoghi simbolici del potere locale, con l’intento di rendere la richiesta di cambiamento più incisiva e diretta.
Si è trattato di un atto di pressione volto a stimolare un dibattito pubblico e a sensibilizzare le istituzioni locali.

La giornata di mobilitazione non si è limitata alla manifestazione pubblica.

In serata, la comunità si è riunita in una veglia di preghiera nella chiesa di San Giuseppe Artigiano, un momento di riflessione spirituale e di unità.
Un elemento particolarmente toccante della veglia è stata la testimonianza diretta da Betlemme, fornita dal Forno Salesiano, un’organizzazione che da anni si dedica a fornire pane gratuito a circa 200 famiglie palestinesi.
Quest’esperienza umanitaria ha portato alla luce la realtà quotidiana di una popolazione che lotta per la sopravvivenza, alimentando un senso di empatia e solidarietà tra i partecipanti alla veglia.

La presenza del Forno Salesiano ha rappresentato un ponte tangibile tra Alessandria e la Terra Santa, evidenziando la necessità di un impegno concreto a sostegno dei più vulnerabili.

La mobilitazione si è posta quindi non solo come protesta, ma anche come espressione di una profonda volontà di accogliere e supportare chi soffre, promuovendo un messaggio di pace e giustizia sociale.

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