In un gesto di coesione sociale e profonda responsabilità civica, gli alpini della Brigata Taurinense hanno rinnovato il loro impegno nella Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, un evento cruciale promosso dalla Fondazione Banco Alimentare onlus.
Quest’anno, il supporto militare non si è limitato a un ruolo di supporto logistico, ma ha rappresentato un’integrazione significativa nell’impegno complessivo per contrastare la povertà alimentare.
Lungi dall’essere una mera operazione di trasporto, l’azione degli alpini dell’Esercito ha incarnato un principio di servizio attivo e capillare.
Le risorse umane e i mezzi messi a disposizione hanno permesso di ottimizzare la raccolta e la distribuzione di alimenti di prima necessità, provenienti da donazioni private, verso i centri di stoccaggio strategici.
Il Reggimento Logistico di Rivoli, ad esempio, ha coordinato le attività di raccolta in diversi esercizi commerciali del Torinese, mentre il Secondo Reggimento Alpini a Cuneo, il Reggimento Nizza Cavalleria nel Novarese e il Nono Reggimento Alpini dell’Aquila, rispettivamente, hanno operato in aree geografiche diverse ma con la stessa finalità: garantire che il cibo donato raggiunga chi ne ha più bisogno, in modo efficiente e tempestivo.
La Giornata della Colletta Alimentare non è solamente un evento di raccolta, ma un’occasione imprescindibile per accendere i riflettori su un problema complesso e persistente come la povertà alimentare, una forma di disagio sociale che colpisce ampie fasce della popolazione.
La partecipazione attiva degli alpini, come sottolineato dalla Brigata Taurinense, rafforza il legame tra l’istituzione militare e la comunità, evidenziando i valori fondamentali di solidarietà, supporto alla popolazione e impegno sociale che guidano l’azione delle Forze Armate.
Questa collaborazione sottolinea come la sicurezza nazionale non si limiti alla difesa del territorio, ma includa anche la tutela del benessere e della dignità dei cittadini, combattendo le disuguaglianze e promuovendo un futuro più equo per tutti.
L’evento rappresenta un monito costante alla riflessione e all’azione, ricordando che la lotta contro la fame è una responsabilità condivisa, che richiede l’impegno di tutti, dalle istituzioni ai singoli cittadini.







