Un’eccezionale gemma, un anello Bulgari incastonato con un diamante rosa di eccezionale rarità e dimensioni – ben oltre i 3 carati – ha catalizzato l’interesse di collezionisti e appassionati a Torino, dove è stato venduto all’asta da Bolaffi per la cifra sorprendente di 2.260.000 euro.
L’anello, custode di una storia familiare intima, era stato ereditato da una giovane donna, nipote di una figura femminile che lo aveva indossato per anni come un ricordo prezioso.
L’ironia della situazione risiede nella sua stessa apparente semplicità.
La grandezza e l’intensità cromatica del diamante, pur portando l’inconfondibile marchio Bulgari, avevano ingenerato nell’ignara proprietaria l’illusione di contemplare un semplice, seppur gradevole, quarzo rosa.
Solo l’occhio esperto dei valutatori di Bolaffi, con la loro profonda conoscenza della gemmologia e del mercato dei diamanti, ha svelato la vera natura di questa pietra preziosa: un esemplare di diamante rosa tra i più rari e ambiti al mondo.
La sua rarità è esacerbata dalla combinazione di colore intenso, purezza e dimensioni significative.
La competizione per l’acquisizione del gioiello è stata agguerrita, con oltre dieci offerenti provenienti da diversi continenti, impegnati in una serrata asta telefonica.
L’anello non si limita alla bellezza del diamante rosa di taglio rettangolare a gradini, di 3,18 carati, certificato GIA (Gemological Institute of America) come “Natural Fancy Intense Pink, Vs2, di tipo IIa” – una combinazione che ne attesta la naturale origine, la purezza e l’eccezionale colore.
A impreziosire ulteriormente l’opera, 64 diamanti taglio brillante rotondo e baguette aggiungono un ulteriore tocco di scintillio, per un peso complessivo di 1,93 carati.
Questo risultato non solo testimonia l’appeal del mercato dei diamanti rari, ma rappresenta un momento significativo nella storia delle aste italiane.
Si classifica come il secondo più alto mai ottenuto per un gioiello nel nostro paese, consolidando la posizione di Bolaffi come leader nel settore e superando il precedente primato stabilito, solo pochi mesi prima, da un’opera di Fernand Léger, a dimostrazione della crescente domanda di beni di lusso e opere d’arte di grande valore.
L’evento sottolinea anche la capacità di Bolaffi di attrarre collezionisti internazionali e di gestire aste di altissimo profilo, contribuendo a definire il panorama del mercato dell’arte e dei beni di pregio in Italia.