Il Tribunale dei Minorenni di Torino ha disposto l’assoluzione di uno degli imputati coinvolti nella vicenda del lancio della bicicletta dal Murazzi che, nel gennaio 2023, causò lesioni gravissime allo studente palermitano Mauro Glorioso. La decisione, che conclude un’udienza particolarmente delicata, si riferisce a un’accusa di riciclaggio, successiva al ferimento, e sottolinea la complessità del quadro giudiziario che ha caratterizzato l’intera vicenda.L’episodio contestato all’adolescente, assistito dal noto avvocato Domenico Peila, risale al 5 settembre 2022, un periodo antecedente al tragico evento che ha visto Mauro Glorioso riportare ferite gravissime. Secondo l’accusa, il ragazzo sarebbe stato osservato in prossimità di uno scooter successivamente identificato come oggetto di furto. Questa contestazione si aggiunge alle accuse già in precedenza formulate nei confronti di altri cinque minori, condannati per il lancio della bicicletta che ha causato il ferimento di Glorioso.L’assoluzione, motivata dall’immaturità dell’imputato e dalla mancanza di elementi probatori sufficienti a dimostrare la sua responsabilità in relazione al reato di riciclaggio, evidenzia la difficoltà di applicare le norme del codice penale a soggetti in fase di sviluppo. La decisione non preclude, tuttavia, la possibilità che altri imputati possano essere chiamati a rispondere delle proprie azioni in relazione ad altri aspetti della vicenda.L’intera vicenda, che ha scosso profondamente la comunità torinese e l’opinione pubblica, solleva interrogativi cruciali sulla responsabilità minorile, i rischi legati all’emulazione e alla pressione del gruppo, e l’efficacia dei percorsi di recupero e riabilitazione per i giovani deviati. La gravità delle conseguenze del lancio della bicicletta, che ha lasciato Mauro Glorioso con disabilità permanenti, contrasta con la necessità di valutare, caso per caso, la capacità di comprensione e di controllo degli impulsi nei minori, tenendo conto delle loro condizioni familiari e sociali.La sentenza di assoluzione, pur rappresentando una luce di speranza per l’imputato, non cancella il dolore e le sofferenze causate a Mauro Glorioso e alla sua famiglia, che continuano a sperare in una piena guarigione e in una risposta adeguata per coloro che hanno contribuito a questo tragico evento. La vicenda, nel suo complesso, pone l’accento sulla necessità di un approccio multidisciplinare, che coinvolga istituzioni, famiglie, scuole e operatori sociali, per prevenire e contrastare i fenomeni di devianza minorile e per offrire ai giovani opportunità di crescita e di sviluppo in un contesto sicuro e protettivo. La ricostruzione della vicenda, la ricerca della verità e la ricerca di giustizia, rimangono priorità imprescindibili per la collettività.
Assoluzione a Torino: svolta nel caso del lancio della bici
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