Avigliana, in provincia di Torino, si configura come un esempio virtuoso di politiche comunitarie attive, promuovendo l’accesso alla terra e la resilienza sociale attraverso la realizzazione di orti urbani.
L’amministrazione comunale ha deliberato l’assegnazione di ventiquattro lotti di proprietà pubblica, destinati a divenire spazi di produzione agricola a breve filiera, offrendo un’opportunità tangibile di crescita personale e collettiva per i residenti.
Il modello adottato prevede un comodato gratuito quadriennale, un periodo sufficiente per consentire agli assegnatari di sviluppare le proprie competenze agronomiche e consolidare un legame duraturo con la terra.
L’iniziativa non si limita a fornire un appezzamento di terreno; essa rappresenta un investimento strategico nel capitale sociale del territorio.
Come sottolinea l’assessore al Patrimonio, Andrea Remoto, l’orticoltura a chilometro zero non è solo un’azione sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche un potente strumento di sostegno economico e sociale per le famiglie.
L’obiettivo primario è quello di rafforzare il tessuto comunitario, favorendo l’interazione e la collaborazione tra gli ortolani, trasformando gli orti in veri e propri laboratori di socializzazione e condivisione di saperi.
Si auspica, infatti, che la pratica dell’orticoltura possa diventare un catalizzatore per la creazione di legami intergenerazionali e la trasmissione di conoscenze tradizionali.
L’accesso a questi orti è subordinato alla residenza nel comune di Avigliana ed è strutturato secondo criteri di equità e inclusione sociale.
Una quota significativa, pari al 50%, è riservata a soggetti in condizione di vulnerabilità economica, quali disoccupati, lavoratori in cassa integrazione o persone prive di un impiego stabile.
La priorità in questa categoria è data a coloro che si prendono cura di una famiglia o che presentano una certificazione di disabilità, riconoscendo la necessità di un supporto particolare.
Un ulteriore 25% è dedicato a pensionati, valorizzando l’esperienza e la disponibilità di questa fascia d’età.
Il restante 25% è destinato alle altre categorie di residenti, garantendo una distribuzione equa delle opportunità.
Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di riqualificazione urbana e promozione di stili di vita sostenibili, dimostrando come l’agricoltura possa essere un elemento chiave per la costruzione di comunità più coese, resilienti e attente all’ambiente.
La graduatoria risultante dall’assegnazione dei lotti avrà validità estesa, consentendo di allocare anche terreni liberi successivi, assicurando la continuità del progetto e la sua capacità di rispondere alle esigenze emergenti del territorio.








