Barbara Urdanch, Cavaliere al Merito: un riconoscimento all’inclusione.

La pedagogia inclusiva italiana celebra un riconoscimento di grande spessore: Barbara Urdanch, figura di riferimento nel campo, è stata nominata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Questo prestigioso titolo non solo onora una professionista di comprovata esperienza, ma simboleggia un intero approccio all’educazione, radicalmente orientato all’equità e alla valorizzazione di ogni singolo individuo.
Docente presso l’Università di Torino e attiva nel panorama editoriale digitale come membro del comitato scientifico di MyEdu, oltre al suo ruolo di formatrice per l’Associazione Italiana Dislessia, Barbara Urdanch incarna un modello di dedizione e innovazione pedagogica.
Il riconoscimento sottolinea l’importanza cruciale del suo lavoro, che va ben oltre la semplice trasmissione di conoscenze.
L’approccio pedagogico di Urdanch si fonda sul presupposto che l’accesso al sapere non debba essere un percorso omogeneo, ma un processo personalizzato, attentamente calibrato sulle specifiche esigenze e potenzialità di ogni studente.
Questo significa superare la visione tradizionale dell’educazione, spesso rigida e standardizzata, per abbracciare una prospettiva flessibile e inclusiva, in grado di accogliere la diversità come risorsa.

L’etichettatura, la stigmatizzazione, la negazione della fiducia sono visti come ostacoli insidiosi, capaci di minare l’autostima e il potenziale di apprendimento.
Il lavoro di Urdanch si concentra quindi sulla demolizione di queste barriere, che assumono molteplici forme: didattiche, digitali, culturali, e persino emotive.

Si tratta di un impegno costante per creare ambienti di apprendimento accessibili e stimolanti, dove ogni bambino, indipendentemente dalle sue difficoltà o peculiarità, possa sentirsi accolto, valorizzato e in grado di raggiungere il successo formativo.
Il riconoscimento sottolinea la necessità di ripensare i modelli educativi, promuovendo la formazione di insegnanti preparati a gestire la complessità della classe contemporanea e a utilizzare strumenti e metodologie innovative, che sfruttino le potenzialità del digitale per personalizzare l’apprendimento e abbattere le disuguaglianze.
La nomina a Cavaliere è un invito a proseguire in questa direzione, a investire nell’inclusione e a garantire a tutti i bambini pari opportunità di crescita e sviluppo, liberandoli dal peso di pregiudizi e limitazioni artificiali.

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