Il paesaggio di Bee, piccolo borgo incastonato nel cuore del Verbano-Cusio-Ossola, si è trasformato in una tela a cielo aperto.
Lontano l’eco minacciosa della potenziale chiusura scolastica, simboleggiata dal murales iniziale che raffigurava un cimitero – un’immagine potente creata dal talento tedesco Xza – ora il muro della scuola si arricchisce di una nuova narrazione visiva.
L’artista, tornato sul lago Maggiore, ha dato vita a una metafora complessa che invita alla riflessione sul ruolo dei giovani e il valore della comunità.
Il nuovo murale, ancora in divenire, evoca l’atmosfera di un museo, un luogo di conservazione e celebrazione del patrimonio culturale.
Al centro della composizione, figure adulte, ritratte di spalle e immerse nella contemplazione, osservano silenziosamente dei quadri.
Questi dipinti, però, non saranno opere finite.
Saranno creati direttamente dagli studenti di Bee, utilizzando bombolette spray, rulli e pennelli, trasformando il processo artistico in un atto di partecipazione e di ownership.
L’idea, promossa da Simone Ferrarini, artista locale che ha inizialmente mobilitato colleghi internazionali per sensibilizzare l’opinione pubblica, sottolinea un concetto cruciale: i ragazzi non sono semplicemente destinatari di istruzione, ma custodi del futuro, risorse preziose per il tessuto sociale, analoghe alle opere che impreziosiscono le sale di un museo.
È un appello esplicito a porre al centro le esigenze e le aspirazioni dei giovani, a riconoscere il loro potenziale e a investirvi.
L’immagine degli adulti che osservano i più giovani è un messaggio rivolto a genitori, cittadini, istituzioni e corpo docente: una richiesta di cambiamento di prospettiva, un invito a riorientare le priorità.
La vicenda della potenziale chiusura dell’istituto comprensivo ‘Alto Verbano’, di cui la scuola di Bee fa parte, ha scosso profondamente la comunità.
La minaccia di essere assorbiti da istituti più grandi, relegati a succursali periferiche destinate all’oblio, aveva generato un sentimento di profonda incertezza.
Il murales precedente, intitolato “Situazione differente”, aveva efficacemente espresso la consapevolezza che la scomparsa della scuola avrebbe irreversibilmente alterato l’identità del paese, riducendolo a un luogo frequentato prevalentemente da anziani e turisti.
La decisione di mantenere intatto l’istituto comprensivo ‘Alto Verbano’, unitamente al ‘Carmine’ di Cannobio-Cannero Riviera, rappresenta una vittoria temporanea.
Tuttavia, la realtà di un anno con l’assenza di una classe prima a Bee, a causa del calo delle iscrizioni, pone interrogativi urgenti sulla sostenibilità del sistema scolastico in queste aree marginali.
La vicenda non è conclusa; richiede un impegno continuo, una visione strategica e un profondo senso di responsabilità verso le generazioni future.
Il nuovo murales, in divenire, non è solo un’opera d’arte, ma un simbolo di speranza e un invito all’azione.