La comunità di Robella d’Asti piange la scomparsa di Giuseppe Bergoglio, ottantasettenne, figura legata al tessuto sociale del paese e, in maniera significativa, parente del Santo Padre, Papa Francesco. La perdita, seppur in un contesto di naturale ciclicità esistenziale, suscita particolare interesse, non solo per il legame di sangue, ma anche per la luce che proietta sulle radici ancestrali di una famiglia che ha visto un suo membro elevato al soglio pontificio.La ricostruzione genealogica intrapresa a Robella, un’operazione che trascende la mera elencazione di nomi e date, si configura come un viaggio affascinante nelle pieghe della storia familiare. Essa rivela come il cognome Bergoglio, inizialmente portato da una famiglia che si stabilì nel Monferrato alla fine del Cinquecento, si sia progressivamente ramificato e diffuso nell’Astigiano. La figura di Messer Giò Giacomo, il primo Bergoglio a insediarsi in questa regione, segna l’inizio di una storia che si dipana attraverso secoli di vita contadina, di lavoro nei campi e di attaccamento a una terra fertile e generosa.Il punto di convergenza tra Giuseppe Bergoglio e Jorge Mario Bergoglio, l’uomo che oggi guida la Chiesa Cattolica, si radica nella figura di Giovanni Battista, nato nel 1665 a Robella. Questo antenato comune rappresenta un nodo cruciale nella rete genealogica, da cui la discendenza si propaga fino al XVIII secolo, quando una biforcazione cruciale si verifica con i fratelli Giovanni Giacomo e Giovanni Battista Zenone. La scelta di Giovanni Giacomo di rimanere a Robella, legato alle tradizioni e al territorio, contrasta con la decisione del fratello Giovanni Battista Zenone di spostarsi a Portacomaro, gesto che innesca un processo migratorio che, quasi due secoli più tardi, porterà un ramo della famiglia in Argentina, terra che vedrà la nascita e l’elevazione al pontificato di Papa Francesco.La vicinanza affettiva e familiare che ha legato Papa Francesco alle sue radici italiane è testimoniata dalla figura di Carla Rabezzana, novantacinquenne residente a Portacomaro, custode di ricordi e di un legame prezioso. Similmente, a Tigliole, la cugina Delia Gai incarna la presenza continua e viva di una famiglia che, pur distante geograficamente, mantiene un profondo senso di appartenenza e di connessione con le sue origini.Il funerale di Giuseppe Bergoglio, che si terrà nella chiesa parrocchiale di Robella il 3 giugno alle 10:30, sarà un momento di raccoglimento e di commozione, ma anche un’occasione per celebrare la vita di un uomo umile e legato alla sua comunità, e per riflettere sul significato profondo delle radici e della memoria, elementi imprescindibili per comprendere il presente e orientare il futuro. L’evento assume un’eco particolare, amplificata dalla sua connessione con una figura globale come Papa Francesco, a testimonianza di come la storia di un singolo individuo possa intrecciarsi con quella di un’istituzione millenaria, illuminando i percorsi del destino umano.
Bergoglio, parente di Papa Francesco, addio a Robella
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