A Biella, un’indagine dei Carabinieri ha portato alla luce un’attività illecita che mirava a coinvolgere i giovani del territorio nella rete della droga. Un uomo trentacinquenne è finito sotto accusa per detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti, in un caso che rivela una strutturata operazione di spaccio con connotati preoccupanti.L’attenzione delle forze dell’ordine era stata suscitata da un’insolita e ripetuta frequenza di ragazzi presso l’abitazione dell’indagato. Un’analisi attenta e una serie di mirati appostamenti hanno permesso di confermare i sospetti, portando al decreto di perquisizione che ha svelato la complessità dell’organizzazione.All’interno dell’alloggio, i Carabinieri hanno scoperto un’improvvisata serra, allestita con un sistema sofisticato di illuminazione e ventilazione, appositamente progettato per creare le condizioni ambientali ottimali alla coltivazione di cannabis. Un dettaglio che sottolinea la premeditazione e l’ingegnosità dell’attività illecita, volta a massimizzare la produzione di stupefacente.Il sequestro ha permesso di rinvenire due piante di cannabis in fase di sviluppo, destinate a incrementare la disponibilità di prodotto, unitamente a circa cinquanta grammi di marijuana già confezionata in sei dosi pronte per la vendita al dettaglio. La presenza di un bilancino di precisione, strumento essenziale per il dosaggio e la preparazione delle singole porzioni, conferma l’organizzazione e la professionalità dell’operazione di spaccio.Questo caso solleva interrogativi significativi sulla vulnerabilità dei giovani e sull’impatto del traffico di droga sulle comunità locali. L’attenzione delle forze dell’ordine e il coinvolgimento di servizi di supporto sociale sono cruciali per contrastare efficacemente questo fenomeno e proteggere le nuove generazioni dai pericoli legati all’uso di sostanze stupefacenti. L’indagine è in corso per accertare eventuali complici e l’estensione della rete di spaccio.