martedì 19 Agosto 2025
17.8 C
Torino

Biella: Tentata estorsione, arrestati per furto e ricettazione.

Un episodio di presunta estorsione e attività illecite ha recentemente scosso la tranquilla comunità biellese.
La vicenda, intricata e dai contorni ancora in via di chiarimento, ruota attorno al furto subito da una coppia di residenti, il cui appartamento era stato depredato, con particolare attenzione alla sottrazione di una cassaforte.

All’interno di quest’ultima era custodita un’arma da fuoco, legalmente detenuta, unitamente a un quantitativo di munizioni.

A distanza di poche ore dal furto, la situazione si fa ancora più complessa.

Un parente della coppia, apparentemente animato da intenzioni di assistenza, si presenta con una proposta inusuale: la restituzione della cassaforte, con l’arma e le munizioni, in cambio di una considerevole somma di denaro, configurandosi come una sorta di “mancia” per il servizio reso.

L’iniziativa del parente, per quanto presentata come gesto di aiuto, solleva immediatamente dubbi e preoccupazioni nella coppia, che, agendo con acume e senso civico, decide di informare le autorità competenti.

La denuncia innesca un’indagine condotta dalla squadra mobile locale, che assume una strategia di monitoraggio sotto copertura per comprendere a fondo le dinamiche in gioco e raccogliere prove concrete.

Viene quindi organizzato un incontro tra la coppia e il parente, quest’ultimo accompagnato da un complice, con l’apparente scopo di finalizzare la restituzione della cassaforte.
La scena si svolge sotto l’attenta osservazione degli agenti in borghese, pronti ad intervenire.
Nel momento cruciale dello scambio, quando la coppia si prepara a consegnare la somma di denaro pattuita, la polizia entra in azione, arrestando i due individui nel tentativo di fuga.
Le accuse mosse ai due arrestati sono di estorsione, in ragione della coercizione esercitata nei confronti della coppia, e di porto abusivo di armi, per la natura illegale del possesso dell’arma sottratta.

Le indagini si sono poi estese ad accertare la possibile responsabilità dei due per il reato di ricettazione, ipotizzando che l’arma fosse stata precedentemente acquisita illegalmente.

L’episodio solleva interrogativi significativi sul fenomeno della criminalità organizzata, anche a livello locale, e sull’importanza di denunciare prontamente qualsiasi tentativo di estorsione o coercizione.

Le autorità competenti stanno ora lavorando per ricostruire il quadro completo della vicenda, identificando eventuali complici e accertando l’origine dell’arma e delle munizioni trafugate, al fine di portare a termine le indagini e garantire la giustizia.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -