La quinta edizione di Biennale Tecnologia, dal titolo emblematico “Soluzioni”, si configura come un’evoluzione significativa rispetto alle precedenti, proiettandosi con rinnovato slancio nel tessuto urbano e sociale di Torino.
Dal 15 al 19 aprile 2026, l’evento, ideato e promosso dal Politecnico, non si limiterà a presentare le ultime innovazioni tecnologiche, ma si impegnerà a sondare, con rigore e visione, le modalità attraverso cui l’ingegno umano possa tradursi in miglioramento collettivo.
La scelta di “Soluzioni” non è un mero esercizio di naming, ma riflette un approccio deliberatamente orientato all’azione e alla concretezza.
Di fronte a un panorama globale segnato da incertezze e sfide complesse, la Biennale si propone di generare una riflessione costruttiva e di offrire risposte pragmatiche, capaci di infondere fiducia e consapevolezza nella società.
Un elemento distintivo di questa edizione è l’introduzione di un sistema di co-curatori, affiancati al curatore principale, Guido Saracco.
Questa architettura curatoriale, volta a ampliare la prospettiva e l’expertise, ha definito tre filoni tematici cruciali: “Culturtech”, un’esplorazione dell’intersezione tra cultura e tecnologia; “Interfaccia Uomo-Macchina”, che indaga le dinamiche sempre più complesse tra l’uomo e le tecnologie che lo assistono; e un ampio spettro di “Installazioni artistiche, mostre, spettacoli, reading e performance”, che mirano a rendere l’esperienza della Biennale accessibile e stimolante per un pubblico eterogeneo.
Il rettore Stefano Corgnati sottolinea l’ambizione di trasformare Biennale Tecnologia in un evento di portata più ampia, che trascenda i confini dell’ateneo per permeare la città e dialogare attivamente con i suoi attori sociali.
Questo implica una ridefinizione del ruolo del Politecnico, non più concepito come un’istituzione isolata, ma come un elemento vitale dell’ecosistema urbano, capace di stimolare la crescita economica, promuovere l’innovazione sociale e arricchire il patrimonio culturale del territorio.
Il programma prevede approfondimenti tematici di notevole rilevanza, che spaziano dalle tecnologie spaziali, con implicazioni crescenti per la sostenibilità ambientale e la sicurezza globale, alla geopolitica dell’innovazione, che analizza le dinamiche competitive e cooperative tra le nazioni nel campo delle nuove tecnologie, toccando anche l’impatto sull’economia e sulle discipline sportive.
La Biennale 2026, quindi, non si presenta come una vetrina di prodotti o servizi, ma come un laboratorio di idee, un luogo di incontro e scambio tra ricercatori, imprenditori, artisti, istituzioni e cittadini, un motore di cambiamento positivo per il futuro.
L’obiettivo ultimo è contribuire alla scrittura di una nuova architettura del modello universitario, più aperto, inclusivo e proiettato verso il bene comune.