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martedì 11 Novembre 2025

Bilancio Città della Salute Torino: deficit di 51 milioni, ma si guarda avanti.

La Città della Salute e della Scienza di Torino, polo sanitario di rilevanza nazionale che include l’ospedale Molinette, ha finalmente presentato il bilancio preventivo per il 2024, segnando la conclusione di un periodo di transizione e incertezza amministrativa.
La pubblicazione, ritardata dalla precedente impasse legata alla sfiducia rivolta all’ex commissario Thomas Schael, è stata illustrata alla stampa dal nuovo Direttore Generale, Livio Tranchida, in carica dal settembre scorso.

Il documento, che proietta un quadro finanziario di 1 miliardo e 128 milioni di euro, evidenzia una situazione di deficit di circa 51 milioni di euro, un dato che riflette le sfide strutturali e operative affrontate dalla complessa realtà aziendale.
L’approvazione del bilancio rappresenta, per Tranchida, un atto primario, una pietra miliare essenziale per ripristinare la regolarità gestionale e il funzionamento ordinario della Città della Salute.
Il Direttore Generale ha evitato polemiche sui predecessori, concentrandosi invece sulla constatazione di una situazione aziendale, riscontrata al momento del suo insediamento e parzialmente ancora presente, caratterizzata da un disordine amministrativo diffuso, una certa confusione interna e squilibri finanziari che ne compromettono l’efficienza.
“Adottare un bilancio non dovrebbe essere una notizia,” ha affermato Tranchida, sottolineando l’anomalia della situazione pregressa e la necessità impellente di ristabilire un percorso di trasparenza e responsabilità.

Il Direttore Amministrativo, Giampaolo Grippa, ha concordato sull’importanza del momento, evidenziando come l’approvazione del bilancio segna il ritorno a un ciclo ordinario di gestione, fondamentale per la continuità dei servizi e la programmazione futura.
La complessità della Città della Salute, con le sue molteplici strutture, dipartimenti e personale, richiede una governance solida e un piano finanziario chiaro per affrontare le sfide sanitarie e assistenziali del territorio.

Il disavanzo di 51 milioni di euro, pur rappresentando una criticità, è stato presentato da Tranchida come una sfida da affrontare con determinazione, nell’ambito di un processo di risanamento in corso.
“Non siamo ancora in una condizione di totale ordine,” ha precisato il Direttore Generale, “il lavoro lo stiamo facendo in itinere, stiamo lavorando e abbiamo da mettere in ordine.
” Questo implica un’analisi approfondita delle spese, l’ottimizzazione delle risorse e la ricerca di soluzioni innovative per garantire la sostenibilità finanziaria della Città della Salute, senza compromettere la qualità dell’assistenza e la sicurezza dei pazienti.
L’obiettivo è, in sintesi, trasformare il deficit in un’opportunità per modernizzare la gestione e migliorare l’efficienza operativa, consolidando il ruolo della Città della Salute come punto di riferimento per la sanità avanzata in Piemonte e a livello nazionale.

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