In una toccante cerimonia che ha unito fede, memoria e impegno civile, l’Arma dei Carabinieri ha reso omaggio alla sua celeste protettrice, la Madonna della Virgo Fidelis, in un contesto di profondo significato storico e sociale.
La celebrazione, tenutasi a Milano, ha segnato non solo l’anniversario della Virgo Fidelis, ma anche il ricordo solenne della battaglia di Culqualber, un episodio cruciale nella storia dell’Arma che ne ha forgiato l’identità e l’etica professionale, e la Giornata dell’Orfano, un momento di riflessione e sostegno verso i bambini che hanno perso i loro genitori a causa di eventi traumatici, spesso legati all’attività di servizio dell’Arma stessa.
Alla cerimonia, che ha assunto un’importanza particolare per il forte legame con il territorio, hanno partecipato il Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, Comandante Interregionale Carabinieri ‘Pastrengo’, testimone di un impegno continuo nel contrasto alla criminalità e nella salvaguardia della legalità, l’Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini, custode spirituale di una comunità plurale e in continua evoluzione, e il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, simbolo delle istituzioni democratiche e garante dei valori costituzionali.
Numerose autorità militari e civili hanno condiviso questo momento di riflessione, sottolineando il ruolo imprescindibile dell’Arma dei Carabinieri nella salvaguardia della sicurezza e nella promozione della coesione sociale.
La Messa, quest’anno, ha voluto rompere con la consueta sede centrale, scegliendo un luogo simbolo del tessuto urbano milanese: il quartiere Vigentino, un’area storica del capoluogo lombardo caratterizzata da una complessa stratificazione sociale ed economica.
La scelta della chiesa di Santa Maria Liberatrice, in via Solaroli, ha voluto significare una vicinanza concreta alla comunità locale, un segnale di dialogo e di dialogo con chi vive ai margini, spesso dimenticato.
Il quartiere, ricco di storia e di contraddizioni, è stato teatro di cambiamenti sociali e di sfide quotidiane, e la presenza dell’Arma in quel contesto assume un significato ancora più profondo, rappresentando un punto di riferimento per i cittadini e un baluardo contro ogni forma di illegalità.
La celebrazione ha offerto un’occasione per ripercorrere la storia dell’Arma, nata come forza di pubblica sicurezza in un’epoca di grandi trasformazioni sociali e politiche, e per riflettere sul suo ruolo attuale, sempre più complesso e sfaccettato.
Dalla difesa del territorio alla lotta contro la criminalità organizzata, dalla prevenzione del crimine alla promozione della legalità, l’Arma dei Carabinieri è al servizio dei cittadini, con un senso di dedizione e di professionalità che la contraddistingue.
La Giornata dell’Orfano, in particolare, ha ricordato il sacrificio di coloro che hanno dedicato la loro vita al servizio dello Stato, lasciando dietro di sé una famiglia che necessita di sostegno e di cura.
La Virgo Fidelis, patrona dell’Arma, incarna i valori di fedeltà, coraggio e protezione, e rappresenta un esempio di ispirazione per tutti i carabinieri che ogni giorno operano con abnegazione e senso del dovere.
La cerimonia a Milano è stata quindi un momento di preghiera, di ricordo e di rinnovato impegno, a testimonianza del profondo legame tra l’Arma dei Carabinieri, la Chiesa e la comunità civile.








