La Provincia di Cuneo e l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) Cuneo hanno formalizzato un’importante collaborazione attraverso un protocollo d’intesa, delineando un percorso strategico per l’integrazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) nella realizzazione e manutenzione delle bitumature provinciali, nell’ambito del piano di interventi stradali biennale 2025-2026.
Questa iniziativa segna un passaggio cruciale verso una gestione più sostenibile e responsabile delle infrastrutture viarie.
Il protocollo si inserisce in un contesto normativo nazionale in evoluzione, con l’introduzione di disposizioni ministeriali che promuovono un approccio più innovativo nella produzione e posa delle pavimentazioni bituminose.
L’enfasi è posta sul riutilizzo del “fresato”, ovvero il materiale proveniente dalla rimozione di strati esistenti, riducendo così la domanda di nuove materie prime e minimizzando l’impatto ambientale legato all’estrazione e al trasporto.
Parallelamente, si incoraggia l’adozione di tecniche di produzione di conglomerati bituminosi a temperature inferiori, un elemento chiave per l’ottimizzazione del consumo energetico e la drastica riduzione delle emissioni di gas serra, contribuendo attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico.
L’accordo tra la Provincia, guidata dal Presidente Luca Robaldo, e ANCE Cuneo, rappresentata dal Presidente Gabriele Gazzano, non si limita alla mera trasposizione di normative.
Esso mira a creare un ecosistema collaborativo, un vero e proprio “laboratorio” territoriale in cui imprese, tecnici provinciali e stakeholder possono condividere esperienze, buone pratiche e soluzioni innovative.
L’obiettivo primario è tradurre le linee guida nazionali in azioni concrete e misurabili, garantendo che i CAM siano effettivamente applicabili e portino a risultati tangibili sul territorio cuneese.
Un aspetto fondamentale del protocollo riguarda la revisione e l’aggiornamento dei capitolati d’appalto, elementi essenziali per definire le specifiche tecniche e le prestazioni richieste negli interventi stradali.
La nuova impostazione prevede una maggiore differenziazione tra interventi in aree urbane e extraurbane, tenendo conto delle peculiarità e delle esigenze specifiche di ciascun contesto.
Ciò implica una progettazione più attenta e mirata, in grado di ottimizzare l’utilizzo delle risorse e di massimizzare i benefici ambientali e sociali.
L’iniziativa valorizza inoltre gli investimenti già compiuti dalle imprese locali, consolidando un tessuto industriale impegnato nella transizione verso pratiche costruttive più sostenibili e responsabili.
L’accordo rappresenta quindi un investimento strategico per il futuro della mobilità e del territorio cuneese, un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici e associazioni di categoria per un futuro più verde e resiliente.







