Il silenzio apparente della piazza Europa, a Cuneo, è stato interrotto da una nuova ondata di voci, un eco persistente delle proteste precedenti.
A una settimana dalla conclusione del presidio permanente, il coordinamento Cuneo per Gaza ha riattivato la sua azione di sensibilizzazione, mobilitando una partecipazione stimata superiore a 150 persone.
Il corteo, partito da piazza Europa, ha incrociato il cuore della città fino a piazza Galimberti, portando con sé un messaggio di profonda preoccupazione e indignazione.
Al di là del singolo evento, questa manifestazione si configura come un atto di resistenza simbolica, un monito contro l’inerzia di fronte alle tragedie umane che affliggono il mondo.
I manifestanti non si limitano a deplorare la violenza, ma la contestualizzano, richiamando l’attenzione su conflitti globali come la guerra in Ucraina e la crisi umanitaria in Sudan, per poi focalizzarsi con particolare urgenza sulla situazione palestinese.
La denuncia centrale è radicale: non si tratta di una guerra convenzionale, ma di un genocidio, un processo deliberato di annientamento di un intero popolo, una cancellazione identitaria che ignora i principi fondamentali del diritto internazionale.
Gli attivisti sottolineano con forza come, nonostante il cessate il fuoco, lo Stato di Israele abbia ripetutamente e sistematicamente violato gli accordi, causando un numero allarmante di vittime, superando le 125 solo nel corso del 28 ottobre.
Questo comportamento, a loro avviso, non può essere tollerato e richiede una risposta concreta da parte della comunità internazionale.
L’appello è diretto, esigendo un embargo militare immediato e una fine definitiva alla complicità dei governi con uno Stato che, a loro dire, opera in palese disprezzo delle leggi e dei valori universali.
La manifestazione non è solo un atto di protesta, ma anche un invito alla riflessione profonda.
I manifestanti vogliono stimolare un dibattito pubblico, spingendo verso una maggiore consapevolezza delle dinamiche geopolitiche che alimentano i conflitti e verso un impegno attivo per la promozione della giustizia e della pace.
La loro presenza in piazza è un richiamo alla responsabilità collettiva, un invito a non rimanere indifferenti di fronte alla sofferenza altrui e a lavorare per un futuro in cui i diritti umani siano rispettati per tutti, ovunque.
L’azione del coordinamento Cuneo per Gaza si inserisce in un contesto globale di crescente attivismo e di richiesta di un ordine internazionale più equo e sostenibile.






