L’Università di Torino si appresta a eleggere il suo nuovo leader, un processo cruciale che definirà il corso dell’istituzione per i prossimi sei anni (2025-2031). Mercoledì 28 e giovedì 29 maggio si svolgerà il primo turno delle votazioni, un evento che coinvolge una comunità accademica vasta e diversificata, e che vedrà l’utilizzo esclusivo di una piattaforma di e-voting il cui accesso sarà comunicato a breve agli aventi diritto.La sfida elettorale vede contrapporsi tre figure accademiche di spicco: il Prof. Raffaele Caterina, esponente di una solida tradizione nel campo del Diritto Privato; la Prof.ssa Cristina Prandi, rinomata scienziata nel campo della Chimica Organica, portatrice di un approccio innovativo alla ricerca; e la Prof.ssa Laura Scomparin, giurista specializzata in Diritto Processuale Penale, nota per la sua sensibilità alle questioni di giustizia sociale e per un approccio pragmatico alla gestione universitaria.L’elettorato, composto da circa 5.000 membri, riflette la complessità e la ricchezza della vita universitaria. Oltre ai docenti di ruolo, sono chiamati alle urne ricercatori (sia a tempo determinato che indeterminato), personale tecnico e amministrativo, esperti linguistici e, in rappresentanza delle nuove generazioni, i membri del Senato Accademico, del consiglio di amministrazione e dei consigli di dipartimento. Il sistema di voto prevede l’espressione di una sola preferenza, escludendo la possibilità di voti per candidati non presenti nella lista o schede di voto dichiaratamente nulle; è ammessa, invece, la scheda bianca. Un elemento significativo da considerare è il peso ponderato (0.2) attribuito al voto del personale tecnico-amministrativo e degli esperti linguistici, una misura volta a garantire una rappresentanza più ampia delle diverse componenti della comunità universitaria.Il processo elettorale prevede un’eventuale tornata di ballottaggio l’11 e il 12 giugno, con orari identici al primo turno, e, se necessario, una seconda tornata di ballottaggio il 25 e il 26 giugno. Il primo e secondo turno richiedono la maggioranza assoluta dei voti espressi, mentre il ballottaggio finale assegnerà la carica al candidato che otterrà la maggioranza relativa.Le prime analisi preliminari suggeriscono uno scenario di competizione serrata, almeno per il primo turno, con un potenziale testa a testa tra i candidati. Finora, si è espresso il Coordinamento UniTo, un’organizzazione che raccoglie le voci di ricercatori, studenti, dottorandi e personale precarizzato. Dalle prime valutazioni, emergono posizioni particolarmente solide e convincenti da parte della Prof.ssa Scomparin, apprezzata per la sua profonda conoscenza della storia universitaria e per la sua consapevolezza delle sfide e delle rivendicazioni che ne emergono. La sua proposta, a quanto pare, si articola attorno alla necessità di una governance più partecipata e trasparente, unita a un impegno concreto per il miglioramento delle condizioni di lavoro e di studio all’interno dell’Ateneo. Il voto, quindi, rappresenta non solo una scelta di leadership, ma anche un’occasione per delineare la direzione futura dell’Università di Torino e per affrontare le complesse sfide che si profilano all’orizzonte, dalla ricerca scientifica alla didattica, dalla sostenibilità economica all’inclusione sociale.
Elezioni UniTo: Chi guiderà l’ateneo nei prossimi anni?
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