Il ponte di Ferragosto 2024 ha visto un’incredibile fioritura di interesse per il patrimonio culturale dell’area torinese, con un numero di visitatori che ha superato le 25.000 unità, testimoniando la crescente attrattiva del territorio come destinazione turistica di eccellenza.
Questo risultato positivo non è frutto del caso, ma il coronamento di una strategia mirata a valorizzare il ricco tessuto museale e a posizionarlo in una prospettiva internazionale.
Il complesso della Reggia di Venaria Reale si conferma polo di attrazione primario, accumulando ben 9.613 ingressi in quattro giorni, un dato ulteriormente incrementato dalla festa patronale del 14 agosto.
L’attenzione si sposta poi sul Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana, che ha registrato oltre 8.500 visitatori tra il 15 e il 17 agosto, consolidando il suo ruolo di icona architettonica e culturale.
Michele Briamonte e Chiara Teolato, rispettivamente presidente e direttrice generale del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, sottolineano come questi numeri rappresentino un trend positivo in costante crescita, rafforzato da eventi di richiamo nazionale come la partenza della Vuelta e dall’imminente mostra dedicata a Léger, proiezioni mirate a elevare il profilo internazionale del complesso.
Il Museo del Cinema, diretto da Enzo Ghigo, pur registrando affluenze in linea con lo scorso anno e con le medie mensili, ha contribuito in maniera significativa al successo complessivo, con un picco di 23.000 ingressi nella sola settimana di Ferragosto.
Questa capacità di attrazione dimostra una solida reputazione e un’efficace comunicazione del valore offerto.
Il mondo dell’automobilismo, con il Museo dell’Automobile (MAUTO) e il Centro Storico Fiat, ha registrato complessivamente oltre 4.100 visitatori, attratti dalle mostre dedicate al pilota biellese Carlo Felice Trossi e al maestro del car design Marcello Gandini.
L’iniziativa di offrire attività gratuite, con un’area relax allestita con sdraio e climatizzazione, ha amplificato l’esperienza del visitatore, rendendola più piacevole e coinvolgente, un elemento cruciale per la fidelizzazione del pubblico.
I Musei Reali di Torino hanno registrato 5.653 ingressi, un risultato che conferma la loro capacità di attrarre un pubblico eterogeneo.
La combinazione di collezioni permanenti, l’installazione multimediale “Oculus Spei” e l’esposizione “Da Botticelli a Mucha” ha soddisfatto gusti diversi, offrendo un percorso culturale stimolante.
Particolarmente rilevante è l’affluenza libera nei Giardini Reali, che con 5.343 visitatori, testimonia l’importanza degli spazi verdi come elementi di aggregazione e fruizione culturale, valorizzati ulteriormente dalla mostra dell’artista contemporaneo Giuseppe Maraniello.
Secondo Mario Turetta, direttore delegato dei Musei Reali, l’impegno costante è quello di costruire un’offerta culturale radicata nella storia, ma capace di dialogare con un pubblico internazionale.
Questo obiettivo è tangibile nel dato che rivela un 70% di visitatori provenienti da oltre i confini italiani, con un flusso significativo proveniente da paesi come Francia, Belgio, Polonia, Germania e persino dall’Azerbaigian, un indicatore inequivocabile della capacità di posizionamento del patrimonio torinese nel mercato turistico globale.
L’analisi di questo dato sottolinea la necessità di una strategia di comunicazione mirata a questi mercati, rafforzando l’immagine di Torino come destinazione culturale di eccellenza.