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venerdì 7 Novembre 2025

Festa degli Orti Slow Food: Educazione, Comunità e Sostenibilità

L’11 novembre, la tradizionale Festa degli Orti di Slow Food illumina il panorama italiano, un’occasione preziosa che celebra il legame indissolubile tra alimentazione consapevole, comunità e territorio.
Quest’anno, la ricorrenza assume un valore aggiunto, essendo il progetto riconosciuto dall’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e inclusivo nell’ADI Design Index 2025, attestando la sua rilevanza e innovazione nel campo dell’educazione alimentare e del design sostenibile.
Più di 1500 istituzioni scolastiche, dalle prime infanzie alle scuole secondarie di primo grado, e una rete di 25 comunità locali, si trasformano in laboratori a cielo aperto, animando orti urbani e rurali in un’esplosione di colori, sapori e attività coinvolgenti.
L’iniziativa non si limita a una semplice degustazione di prodotti freschi; è un vero e proprio percorso di scoperta e apprendimento, volto a promuovere un approccio ludico e creativo all’alimentazione.
Il tema centrale dell’edizione corrente, “Vogliamoci bene! L’educazione a una buona e sana alimentazione per tutte e tutti”, sottolinea l’importanza di coltivare un rapporto positivo e consapevole con il cibo.

L’ispirazione deriva dal “Healthy Plate” di Harvard, un modello grafico che incarna l’equilibrio nutrizionale ideale: una composizione armonica di frutta e verdura di stagione, cereali integrali, fonti proteiche di qualità e grassi sani, elementi essenziali per un benessere duraturo.

La festa mira a demistificare l’idea di una dieta restrittiva, incoraggiando un percorso di crescita personale attraverso il piacere del cibo e la condivisione di esperienze.
Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, esprime un profondo attaccamento agli orti, considerati non solo luoghi di produzione alimentare, ma veri e propri spazi di resilienza sociale e ambientale.
“Oggi, la mera prossimità fisica non è sufficiente; è necessario co-creare, agire in sinergia,” afferma Nappini.
Gli orti, in questo contesto, si configurano come laboratori di apprendimento intergenerazionale, dove la trasmissione del sapere tradizionale si fonde con l’innovazione pedagogica.
Promuovono la biodiversità locale, la sostenibilità ambientale e la coesione sociale, creando opportunità di incontro e scambio tra persone di diverse età e provenienze.
La Festa degli Orti di Slow Food rappresenta un investimento nel futuro, un seme piantato nella consapevolezza che un’alimentazione sana e sostenibile è un diritto fondamentale e un pilastro per un futuro più giusto e prospero.
È un invito a riscoprire il valore del cibo come elemento di connessione tra uomo, natura e comunità, un’esperienza che nutre il corpo e l’anima, promuovendo un benessere collettivo duraturo.

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