La collina di San Lorenzo, a Saluzzo, si appresta ad accogliere un afflusso significativo di persone, stimato in oltre cinquemila, per la “Festa della Vita”, un evento carico di significato promosso dalla Comunità Cenacolo.
Questa celebrazione, nata dall’eredità spirituale di Madre Elvira Petrozzi, fondatrice dell’opera Cenacolo nel 1983, rappresenta un punto di convergenza per le famiglie e per coloro che hanno beneficiato del percorso di recupero offerto dalla comunità.
La storia del Cenacolo è profondamente radicata nella risposta a un’emergenza sociale: la tossicodipendenza giovanile.
Madre Elvira, animata da una profonda compassione e da una fede incrollabile, intuì la necessità di un approccio olistico che unisse assistenza materiale, supporto psicologico e, soprattutto, una rigenerazione spirituale.
La prima casa Cenacolo nacque proprio da questa visione, offrendo un rifugio e un percorso di rinascita per giovani disorientati e segnati dalla dipendenza.
La “Festa della Vita” si configura come un momento di riflessione e di ringraziamento, articolato in una serie di attività spirituali, incontri e testimonianze.
Il pellegrinaggio alla tomba di Madre Elvira, scomparsa prematuramente a 86 anni, costituisce un elemento centrale, offrendo ai partecipanti l’opportunità di raccogliere l’ispirazione e la forza che emanano dalla sua figura.
La sua eredità continua a illuminare il cammino della Comunità Cenacolo, guidandola nella missione di accogliere e accompagnare chi cerca una via d’uscita dalla sofferenza.
Tra i partecipanti illustri attesi, spicca la presenza di monsignor Bernardino Giordano, Vescovo di Grosseto e nativo di Saluzzo, il cui legame con il territorio contribuisce a rafforzare il significato dell’evento.
Un elemento di particolare significato è l’esposizione, all’interno del Cenacolo, delle reliquie dei beati Francesco e Giacinta Marto, i fratelli portoghesi testimoni delle apparizioni mariane a Fatima.
Questa presenza, carica di storia e di spiritualità, sottolinea il profondo legame tra la Comunità Cenacolo e la tradizione cristiana, invitando alla contemplazione e alla ricerca di un senso più profondo nella vita.
La presenza delle reliquie rappresenta un ponte tra la storia del Cenacolo e un evento miracoloso che ha toccato il mondo intero, invitando alla riflessione sulla fede, sulla speranza e sulla potenza del perdono.