cityfood
cityeventi
domenica 16 Novembre 2025

Fuga dai Carceri Torinesi: Allarme Sicurezza e Richiesta di Ispezione

Un’emergenza sicurezza si è dipanata nelle ultime settimane presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, con la registrazione di quattro evasioni che sollevano interrogativi urgenti sulla tenuta del sistema penitenziario e sulla sua capacità di garantire sia la sicurezza pubblica che il rispetto delle normative in materia di trattamento detentivo.
L’evento, verificatosi a partire dal 23 ottobre, coinvolge tre detenuti beneficiari del permesso di lavoro esterno, regolato dall’articolo 21 dell’Ordinamento Penitenziario, e un individuo in regime di semilibertà, una misura che presuppone un livello di fiducia e una supervisione meno stringenti.

La rapida ricostituzione in carcere di uno dei detenuti in semilibertà, avvenuta il 26 ottobre, e il successivo ritrovamento, il giorno precedente, di un altro presso l’abitazione della sua compagna, non attenuano la gravità della situazione.

Due detenuti, tuttavia, risultano tuttora latitanti, alimentando un senso di allarme diffuso e una preoccupazione legittima per la potenziale pericolosità che la loro fuga può rappresentare per la collettività.

L’Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria (OSAPP) denuncia con fermezza una profonda crisi gestionale e operativa, definendo la situazione come un “baratro” che mina la sicurezza dei cittadini, mette a repentaglio l’incolumità del personale penitenziario, e compromette la credibilità stessa dell’Amministrazione Penitenziaria.
L’accusa non si limita all’episodio recente, ma punta il dito contro una situazione di degrado strutturale che affligge non solo l’istituto torinese, ma l’intero distretto penitenziario Piemonte Valle d’Aosta.
Le criticità riscontrate non si esauriscono in presunte falle procedurali o lacune nella sorveglianza, ma riflettono, secondo l’OSAPP, un’insufficienza di risorse umane e materiali, unita a una carenza di formazione specifica per il personale e una difficoltà nell’applicazione efficace delle misure di sicurezza previste dalla normativa.
Il permesso di lavoro esterno, strumento potenzialmente riabilitativo e di reinserimento sociale, rischia così di trasformarsi in un veicolo di fuga, se non adeguatamente monitorato e controllato.

In risposta a questa escalation di eventi, il segretario generale dell’OSAPP, Leo Beneduci, ha formalmente richiesto al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, l’indizione di un’ispezione ministeriale urgente.

L’obiettivo è quello di condurre un’analisi approfondita delle condizioni interne del carcere, valutando l’efficacia dei protocolli di sicurezza, l’adeguatezza del personale e l’applicazione delle misure di trattamento penitenziario.
Questa ispezione non è vista come una semplice verifica formale, ma come un atto necessario per avviare un processo di riforma profonda e per ripristinare un clima di sicurezza e di fiducia all’interno del sistema penitenziario regionale, un sistema che appare, al momento, gravemente compromesso.

Il caso torinese funge da campanello d’allarme per l’intero Paese, evidenziando la necessità di un ripensamento radicale delle politiche penitenziarie e di un investimento prioritario nella sicurezza e nel benessere di tutti gli attori coinvolti.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap