domenica 28 Settembre 2025
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Furto e Riciclaggio di Lusso: Sotto Assalto il Made in Italy

Un’operazione ad ampio respiro della polizia ha portato all’arresto preventivo di nove individui, sospettati di aver orchestrato un sofisticato schema di furto e riciclaggio legato a una prestigiosa maison di alta moda con sede logistica a Novara.

L’attività criminale, protrattasi nel tempo, avrebbe causato alla casa di moda un danno patrimoniale stimato in almeno due milioni di euro, un colpo durissimo per un’azienda simbolo del Made in Italy.
L’organizzazione criminale, presuntamente guidata da un abile venditore, si dedicava alla sottrazione sistematica di capi d’abbigliamento e accessori di lusso direttamente dal magazzino aziendale.

I beni illeciti venivano poi immessi nel mercato online attraverso piattaforme di vendita, generando ingenti profitti destinati a finanziare uno stile di vita opulento.
Le indagini, condotte con metodi investigativi complessi e supportate da attività di intercettazione e analisi finanziaria, hanno permesso di ricostruire la filiera criminale e di tracciare i flussi di denaro.

Il ricavato delle vendite, dopo essere stato temporaneamente parcheggiato su conti correnti, alcuni situati all’estero per eludere i controlli, veniva impiegato per l’acquisto di immobili di pregio, beni di lusso e costosi orologi, configurando un chiaro esempio di autoriciclaggio.
Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari, la polizia ha disposto perquisizioni nei confronti di tutti gli indagati, rinvenendo un ingente quantitativo di merce rubata.
Un provvedimento di sequestro preventivo, per un valore complessivo di un milione e duecentosettantasimila euro, è stato emesso nei confronti del presunto capo dell’organizzazione e di altri complici, individuati come beneficiari diretti dei proventi illeciti.
Il sequestro ha inoltre interessato le abitazioni di residenza degli indagati, oltre ai conti correnti bancari intestati a loro, risultati cruciali per la movimentazione delle somme derivanti dalla vendita online dei capi rubati.
Le indagini si sono concentrate sulla ricostruzione dei meccanismi di riciclaggio, con particolare attenzione ai conti all’estero utilizzati per occultare la vera provenienza del denaro.

L’operazione, che rappresenta un successo nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata nel settore della moda, testimonia l’importanza di una vigilanza costante e di una collaborazione sinergica tra forze dell’ordine e istituzioni per tutelare il patrimonio economico e l’immagine del Made in Italy.

Gli indagati dovranno rispondere di accuse che includono associazione a delinquere finalizzata al furto aggravato, riciclaggio e autoriciclaggio, con il rischio di pene severe qualora le accuse fossero confermate in sede giudiziaria.

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