Nell’abbraccio selvaggio del Parco Naturale Alpi Marittime, una storia di speranza e rinascita si dipana tra le rocce e i torrenti. Un giovane gipeto, simbolo tangibile di un ambizioso progetto di reintroduzione, attende con ansia il momento di spiccare il suo primo volo libero. L’evento, previsto per fine luglio, rappresenta una pietra miliare nel percorso di recupero di una specie un tempo scomparsa da questi monti, un trionfo dell’impegno umano volto a ripristinare l’equilibrio ecologico di un ambiente fragile e prezioso.La nascita di questo nuovo esemplare segue le orme di un successo inatteso: la riproduzione di Roman, un maschio adulto, e della sua compagna, la cui origine rimane un mistero affascinante, ha segnato un punto di svolta, sancendo la prima generazione di gipeti nati in natura sulle Alpi dopo decenni di assenza. Precedenti nati, Ali e Paco Mauro, hanno già dimostrato la capacità di adattamento e la vitalità della popolazione reintrodotta, offrendo segnali incoraggianti per il futuro.Il Parco Naturale Alpi Marittime, con la collaborazione attiva dei suoi operatori e dei volontari dedicati al monitoraggio dei rapaci, si impegna a coinvolgere il pubblico in questa emozionante esperienza. Un concorso a cui tutti possono partecipare, tramite un sondaggio online, offrirà l’opportunità di scegliere il nome di questo giovane gipeto, un atto simbolico che suggella il legame tra la comunità e la natura. Dopo una fase iniziale di raccolta di suggerimenti, un comitato ha selezionato quattro nomi distintivi: Maurin, che evoca la terra d’origine; Peace, un auspicio di serenità e protezione; Soffio, in riferimento alla leggerezza del volo; e Provenzale, un omaggio al territorio alpino. Il voto, accessibile sul profilo Instagram delle Aree Protette Alpi Marittime e via email entro il 9 luglio, rappresenta un gesto di partecipazione democratica e un riconoscimento del valore di questa specie iconica. La scelta del nome non è solo un atto formale, ma un’occasione per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conservazione della biodiversità e sulla fragilità degli ecosistemi alpini. Il gipeto, con il suo volo maestoso e la sua presenza inalterabile, incarna la resilienza della natura e la necessità di un impegno costante per proteggere il patrimonio naturale di queste montagne.