Nel primo quinquennio del 2024, il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Verbano-Cusio-Ossola ha intensificato l’impegno per la salvaguardia del patrimonio economico-finanziario nazionale, rafforzando la lotta contro le illegalità che minano la stabilità e l’equità del sistema. In occasione della celebrazione del 251° anniversario di fondazione del Corpo, sono stati resi pubblici i risultati di 568 interventi ispettivi condotti tra il 1° gennaio e il 31 maggio, un’azione mirata che testimonia la crescente complessità delle dinamiche criminali e la necessità di un’azione di contrasto sempre più sofisticata.L’attività tributaria ha rappresentato un pilastro centrale di questo impegno, con 267 verifiche fiscali che hanno portato alla luce un panorama di irregolarità significative. Oltre alla scoperta di 101 evasori totali – individui che deliberatamente eludono il pagamento delle imposte dovute – l’attenzione si è concentrata sulla regolarizzazione del mercato del lavoro, con l’individuazione di 86 lavoratori impiegati in nero o in condizioni irregolari, un fenomeno che sottrae risorse al sistema previdenziale e crea concorrenza sleale. L’erosione fiscale transfrontaliera, un aspetto sempre più rilevante nell’economia globalizzata, ha visto l’accertamento di 48 casi di evasione internazionale, evidenziando la necessità di una cooperazione rafforzata con le autorità straniere per tracciare i flussi finanziari illeciti e recuperare risorse sottratte al Paese. I 50 soggetti denunciati per reati tributari hanno visto i loro beni, frutto di attività illecite, sottoposti a sequestro per un valore complessivo di oltre 1,8 milioni di euro, una misura volta a impedire la dissipazione degli averi illecitamente accumulati e a costituire un presupposto per il successivo recupero a beneficio della collettività.Parallelamente, l’attività di contrasto alle frodi e ai traffici illeciti ha visto un focus particolare sulle importazioni di beni di lusso. Alle frontiere tra il VCO e la Svizzera, l’intercettazione di 22 beni di lusso – tra cui diamanti, gioielli e orologi di pregio – illecitamente introdotti sul territorio nazionale, per un valore stimato in circa 230.000 euro, dimostra l’abilità dei trafficanti e la necessità di un controllo sempre più rigoroso delle merci in transito. L’ingente quantità di 147.782 prodotti contraffatti sequestrati riflette la diffusione di un mercato distorto che danneggia l’economia legale e mette a rischio la salute dei consumatori.L’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha richiesto un’attività di controllo specifica, con 52 interventi di verifica su progetti per un valore di 8,5 milioni di euro, scoprendo 34 irregolarità che hanno sollevato interrogativi sulla corretta destinazione dei fondi pubblici e sulla trasparenza delle procedure. L’attenzione alla gestione del Reddito di Cittadinanza ha evidenziato criticità che richiedono un monitoraggio costante e una rigorosa applicazione delle normative.L’impegno nella prevenzione della criminalità organizzata è stato concretizzato attraverso accertamenti patrimoniali su 13 soggetti, con conseguenti proposte di sequestro per un valore di oltre 1,5 milioni di euro, in applicazione della normativa antimafia. Infine, la lotta al traffico di sostanze stupefacenti si è conclusa con il sequestro di circa 100 chilogrammi di droga, segno della pericolosità di un fenomeno che mina la sicurezza e la salute pubblica. Questi risultati testimoniano l’importanza della Guardia di Finanza come sentinella del sistema economico e finanziario, sempre pronta a contrastare le illegalità e a tutelare il benessere della collettività.
Guardia di Finanza VCO: 568 interventi, 1,8 milioni di euro di beni sequestrati
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