sabato 26 Luglio 2025
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Inchiesta Rear: Torino al centro, indagati politici e interrogativi sugli appalti.

L’inchiesta che coinvolge la società di vigilanza e sicurezza Rear, con il deputato del Partito Democratico Mauro Laus tra gli indagati, ha raggiunto una fase cruciale con la conclusione delle indagini da parte della Procura di Torino.

Un procedimento complesso, avviato nel corso del 2023, che getta luce su presunte irregolarità nella gestione dei flussi finanziari pubblici destinati alla società, in un periodo in cui Laus ricopriva un ruolo dirigeniale all’interno della stessa.

Oltre al parlamentare, la notifica di chiusura indagini è stata inoltrata a figure di spicco del panorama amministrativo torinese: Mimmo Carretta, assessore comunale con delega allo Sport e Grandi Eventi, e Maria Grazia Grippo, presidente del consiglio comunale.

L’elenco complessivo degli indagati si estende a otto persone, delineando un quadro di responsabilità potenzialmente diffuso all’interno della società e nei suoi rapporti con l’ente pubblico.

L’avvocato difensore di Laus, Maurizio Riverditi, ha espresso un commento volto a minimizzare la gravità delle accuse, sottolineando come le questioni sollevate siano di natura prettamente operativa e abbiano già visto l’intervento di un’ispezione ministeriale che, a suo dire, ha contribuito a chiarire la situazione.

Questa affermazione mira a distanziarsi da qualsiasi coinvolgimento di natura politica, circostanza che, secondo la difesa, risulta totalmente estranea alle dinamiche investigative.
Si cerca, inoltre, di enfatizzare la trasparenza e la disponibilità del proprio assistito a collaborare con le autorità giudiziarie, auspicando che l’accesso agli atti possa contribuire a dissipare ogni dubbio sulla correttezza delle decisioni prese in precedenza.
Tuttavia, l’inchiesta Rear solleva interrogativi più ampi sulla governance delle società di vigilanza e sulla gestione degli appalti pubblici.
La complessità delle dinamiche investigative suggerisce un quadro potenzialmente articolato, che andrà ad essere esaminato attentamente dalle autorità giudiziarie.
La separazione, dichiarata dalla difesa, tra le questioni operative e l’attività politica degli indagati, dovrà essere veritierata nel corso del processo, al fine di determinare se esistano collegamenti tra le presunte irregolarità nella gestione finanziaria della società e le decisioni politiche assunte a livello locale.
L’attenzione è ora focalizzata sull’analisi dei documenti e delle testimonianze che emergeranno, per ricostruire la sequenza degli eventi e accertare le responsabilità individuali.
L’inchiesta potrebbe avere ripercussioni significative sull’immagine delle istituzioni coinvolte e sulla percezione della correttezza dei processi decisionali nell’ambito degli appalti pubblici.

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