La ripresa della vita nelle province torinesi dopo mesi di crisi climatica e chiusure stradali.

La provincia di Torino riprende a respirare: dopo mesi di chiusure e lavorazioni straordinarie, i tecnici della Città metropolitana hanno finalmente riaperto la strada provinciale 99 a Castagneto Po. La decisione è stata presa in seguito all’ondata di maltempo che ha colpito la regione alla fine di aprile. Le condizioni meteo estreme avevano causato danni significativi alle strade provinciali della zona, rendendole pericolose e impercorribili.Nonostante il riavvio della 99, rimangono comunque molti tratti di strada ancora chiusi. I tecnici stanno lavorando con priorità per ripristinare i collegamenti tra le frazioni più isolate delle province limitrofe. Tra questi, il ponte sulla Stura di Lanzo (provinciale 724) a Villanova Canavese e la 39 nei territori dei Comuni di Volpiano e San Benigno Canavese sono ancora impraticabili.Anche le diramazioni della provinciale 58 nel territorio di Castellamonte, così come la 59 per una frana sempre a Castellamonte, presentano ostacoli importanti. La situazione è critica anche sulla 73 e 74 nella Serra, in alcuni tratti a Borgofranco d’Ivrea.Inoltre, sono ancora interrotti tratti della provinciale 100 tra San Sebastiano da Po, della 103 a Castagneto Po e della 104 tra Lauriano. La chiusura più importante è però la provinciale 168 a Pramollo, che impedisce l’accesso alle frazioni di Tornini, Ruata, Pellenchi, Bocciardi e Bocchiardoni.Per raggiungere queste zone si può utilizzare una pista forestale transitabile solo dai veicoli 4×4. La situazione è analogamente critica per la provinciale 197 a Sabbionera di Rubiana, per la diramazione 1 della provinciale 198 per Caselette e la 211 a Giaglione in frazione San Giuseppe.La provincia 221 è chiusa a Chiaverano, mentre nella Val Cerrina la strada provinciale 590 rimane chiusa per frane che hanno interessato un tratto di circa 4 chilometri.