Nel corso del mese di luglio, le forze dell’ordine di Torino, in una sinergica operazione tra Carabinieri e Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno intensificato l’attività di controllo sul territorio, focalizzandosi sulla repressione del lavoro sommerso e sulla garanzia di condizioni di lavoro sicure e conformi alla normativa vigente.
L’iniziativa ha portato a un quadro allarmante, con sanzioni amministrative che hanno superato i 21.000 euro e l’identificazione di nove lavoratori coinvolti in situazioni di irregolarità.
I controlli, estesi a diversi esercizi commerciali – minimarket, bar – hanno rivelato una diffusa violazione delle norme in materia di lavoro e sicurezza.
In un minimarket situato in corso Giulio Cesare, l’ispezione ha evidenziato non solo la presenza di personale non in regola con i requisiti di permesso di soggiorno, ma anche la flagrante assenza del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), un obbligo legale fondamentale per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Ancora più grave, è stata riscontrata l’installazione di un sistema di videosorveglianza privo delle necessarie autorizzazioni dell’Ispettorato del Lavoro, sollevando preoccupazioni sulla privacy e sulla legalità delle operazioni.
La gravità delle infrazioni riscontrate ha portato all’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale di un bar sempre in corso Giulio Cesare.
La sospensione è stata disposta a seguito dell’impiego di lavoratori in nero, in una percentuale che ha superato la soglia critica del 10% della forza lavoro totale, una violazione che configura un reato e mette a rischio la stabilità e l’equità del mercato del lavoro.
Analoghe misure drastiche sono state adottate in un bar in via Urbino, dove, oltre alla presenza di lavoratori irregolari, è stata riscontrata la mancanza di autorizzazione per un sistema di videosorveglianza.
Il titolare, oltre alla sanzione pecuniaria, dovrà affrontare un procedimento amministrativo per la regolarizzazione della situazione.
Lo stesso destino è toccato al titolare di un minimarket in corso Regina Margherita, che si è visto contestare la stessa violazione relativa ai sistemi di videosorveglianza non autorizzati.
Questi risultati testimoniano la necessità di un controllo più stringente e costante sul fenomeno del lavoro nero, un’emergenza che non solo danneggia l’economia legale, ma sfrutta la vulnerabilità dei lavoratori, esponendoli a condizioni di lavoro precarie e pericolose.
L’operazione sottolinea l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e gli organi di vigilanza per contrastare efficacemente l’illegalità nel settore del lavoro e tutelare i diritti dei lavoratori, promuovendo al contempo un’economia più equa e sostenibile.
La sensibilizzazione dei datori di lavoro e la diffusione della cultura della legalità rappresentano elementi cruciali per prevenire future violazioni e garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso delle normative vigenti.