Il silenzio di Luca Gerbino, sessantenne residente a Cavallirio ma con domicilio a Gattinara, si protrae da dieci giorni, un’assenza che appesantisce l’atmosfera e serra l’angoscia dei suoi cari. La scomparsa, risalente alla domenica 25 maggio, lo colloca sulle pendici del Monte Bo, punto di partenza da Piedicavallo, in territorio biellese.La sua sparizione non è un semplice evento; è la rottura di una routine, l’interruzione di un percorso che si snoda tra la vita quotidiana e la passione per la montagna, un legame profondo e radicato nel territorio alpino. Luca, un uomo legato alle tradizioni e alla comunità, si è imbarcato in una delle sue escursioni, un’abitudine che lo connetteva con la natura e con se stesso.Da allora, un’incessante macchina di ricerca è stata messa in campo. Soccorso alpino, vigili del fuoco e guardia di finanza, uniti in uno sforzo collettivo, scandagliano il versante biellese e quello valsesiano, affrontando sentieri impervi e condizioni meteorologiche spesso avverse. La tenacia dei soccorritori è un riflesso della speranza che ancora anima gli amici e i familiari, determinati a riportarlo a casa.Il messaggio lanciato dagli amici non è solo una richiesta di aiuto, ma un appello all’umanità, un’invocazione alla memoria collettiva. Ogni dettaglio, ogni immagine, ogni ricordo condiviso potrebbe rivelarsi cruciale. Lo zaino arancione Mammut e la maglietta grigio/gialla non sono semplici descrizioni di abbigliamento, ma potenziali punti di riferimento in un paesaggio vasto e mutevole, simboli di un’identità che si perde nella nebbia dell’incertezza.La scomparsa di Luca Gerbino solleva interrogativi profondi. Quali forze lo hanno spinto ad affrontare la montagna in solitaria? Cosa ha potuto accadere in un ambiente così inospitale? Oltre alla ricerca fisica, si avvia un’indagine emotiva, un tentativo di ricostruire il percorso interiore di un uomo che ha lasciato un vuoto in chi lo conosceva. Ogni testimonianza, anche la più banale, è preziosa: un incontro fugace, una parola scambiata, una traccia lasciata involontariamente. L’augurio è che la comunità, sensibile al dramma, si attivi e collabori, offrendo indizi o ricordi che possano illuminare la via per il ritorno di Luca Gerbino, restituendo speranza e sollievo ai suoi cari, e ripristinando l’armonia in un territorio segnato dalla sua assenza.
Luca Gerbino scomparso: la comunità intera si mobilita.
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