La comunità ciclistica piemontese è in lutto per la perdita di Michele Barberis, un uomo di 71 anni, appassionato cicloturista, spentosi nella serata di ieri all’ospedale Santa Croce di Cuneo, a seguito delle ferite riportate in un tragico incidente.
L’evento, avvenuto nel pomeriggio in località Cervignasco, frazione di Saluzzo, ha coinvolto il signor Barberis, nato a Moretta nel 1954, e un trattore, in circostanze ancora in fase di accertamento da parte delle autorità competenti.
L’incidente, verificatosi lungo una strada provinciale, ha lasciato l’uomo in condizioni disperate.
L’immediata necessità di cure specialistiche ha comportato un rapido trasferimento in elisoccorso presso l’ospedale di Cuneo, dove è stato immediatamente sottoposto a intervento di intubazione e stabilizzazione.
Nonostante gli sforzi del personale medico, le lesioni, giudicate estremamente gravi, si sono rivelate incompatibili con la vita, portando al decesso dopo alcune ore.
L’episodio solleva interrogativi importanti sulla sicurezza delle strade di campagna, spesso utilizzate da ciclisti e amanti delle attività all’aria aperta.
La concomitanza di fattori quali la visibilità, la velocità dei veicoli agricoli e la presenza di utenti vulnerabili come i ciclisti, pone l’accento sulla necessità di una maggiore attenzione da parte di tutti gli utenti della strada e di interventi mirati per migliorare la sicurezza, come la segnaletica adeguata e il controllo del traffico.
La perdita di Michele Barberis rappresenta una profonda ferita per la sua famiglia e per l’intera comunità di cicloamatori, che lo ricordano come un uomo appassionato e dedito alla sua passione per le due ruote.
La sua scomparsa, tragicamente prematura, lascia un vuoto incolmabile e invita a una riflessione più ampia sulla prevenzione degli incidenti stradali e sulla tutela della vita umana, un bene prezioso e irrinunciabile.
Le indagini sono in corso per chiarire la dinamica precisa dell’incidente e accertare eventuali responsabilità.