La vendita della Residenza Maina-Città di Asti, un capitolo delicato per il territorio e il sistema di welfare piemontese, si conclude con un esito positivo.
La struttura, riconosciuta come la seconda in Italia per dimensioni, superata unicamente dal Pio Albergo Trivulzio di Milano, è stata acquisita da una società torinese operante nel settore socio-assistenziale, al termine di un’asta con base d’offerta fissata a 4,8 milioni di euro.
La vicenda della Maina, da anni al centro di una crisi complessa, si snoda attraverso periodi di chiusura, iniziati nel 2022, e di liquidazione formalizzata nel 2023.
I precedenti tre tentativi di vendita, falliti, avevano evidenziato le sfide poste dalla riqualificazione di un’infrastruttura così vasta e articolata, carica di responsabilità sociali e di un’eredità storica significativa.
L’aggiudicazione odierna segna una svolta cruciale, aprendo la strada a un potenziale rinnovamento e a un futuro più certo per la struttura e per i suoi dipendenti.
“Questa vendita rappresenta un segnale di speranza per Asti e per l’intero Piemonte,” hanno affermato congiuntamente il Presidente della Regione, Alberto Cirio, e gli Assessori al Welfare, Maurizio Marrone, e alla Sanità, Federico Riboldi.
L’auspicio è che il processo di finalizzazione dell’aggiudicazione proceda rapidamente, per garantire la continuità dell’offerta di servizi socio-assistenziali e restituire alla comunità astigiana un patrimonio di inestimabile valore.
Il percorso è stato costellato di difficoltà, che hanno richiesto un intervento proattivo da parte della Regione.
L’impegno finanziario attraverso Finpiemonte Partecipazioni per il pagamento degli stipendi del personale, un gesto volto a tutelare i diritti dei lavoratori, testimonia la sensibilità e la determinazione dell’amministrazione regionale.
Parallelamente, sono state attivate strutture dedicate alla ricollocazione professionale degli stessi, mitigando l’impatto della chiusura e promuovendo la loro reintegrazione nel mondo del lavoro.
Un plauso particolare è rivolto al collegio dei commissari liquidatori, fulcro dell’azione amministrativa durante la fase di crisi, e a tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito al salvaguardia di questa importante realtà territoriale.
Il costante supporto dei consiglieri regionali dell’astigiano ha mantenuto alta l’attenzione sulla vicenda, garantendo una vigilanza continua e stimolando un impegno condiviso per la ricerca di soluzioni sostenibili.
L’acquisizione da parte di una società specializzata nel settore socio-assistenziale suggerisce un potenziale orientamento verso modelli innovativi di cura e assistenza, che potrebbero valorizzare ulteriormente le peculiarità della struttura e rispondere alle crescenti esigenze del territorio.








