Un’indagine giudiziaria è stata avviata dalla Procura della Repubblica di Bolzano, in risposta alle istanze presentate, per far luce sulle circostanze tragiche che hanno portato alla scomparsa di Matilde Lorenzi, giovane promessa dello sci alpino italiano.
La vicenda, che ha profondamente scosso la comunità sportiva nazionale e la famiglia della giovane atleta, è oggetto di un procedimento penale attualmente in corso, caratterizzato da un incidente probatorio cruciale.
Questo complesso accertamento tecnico-scientifico mira a ricostruire, con la massima accuratezza possibile, sia la sequenza degli eventi che hanno condotto alla fatale caduta, avvenuta in Val Senales, in Alto Adige, sia le dinamiche mediche correlate all’infortunio.
Matilde Lorenzi, talentuosa sciatrice della Nazionale Juniores e tesserata con l’Esercito Italiano, aveva compiuto vent’anni poco dopo la tragedia.
L’indagine si presenta particolarmente delicata e complessa, poiché implica l’analisi di molteplici fattori, tra cui le condizioni ambientali del manto nevoso, la conformazione del percorso di allenamento, l’attrezzatura utilizzata dalla giovane atleta, e le possibili cause mediche preesistenti che potrebbero aver contribuito all’infortunio.
L’incidente probatorio, con la sua natura di indagine preventiva e approfondita, assume un ruolo centrale nel processo di verità.
Consente, infatti, di acquisire prove in modo diretto e immediato, consentendo a periti e consulenti tecnici di esaminare sul luogo la scena dell’incidente, analizzare i resti dell’attrezzatura e raccogliere testimonianze cruciali.
La famiglia di Matilde Lorenzi, attraverso questa iniziativa legale, esprime il desiderio di ottenere una piena comprensione delle cause della tragedia e di assicurare che vengano accertate eventuali responsabilità.
Il percorso giudiziario, seppur doloroso, si configura come un atto di giustizia nei confronti di Matilde e di tutti coloro che l’hanno amata e sostenuta, auspicando che l’esito dell’indagine possa contribuire a prevenire eventi simili in futuro, garantendo la sicurezza degli atleti che si dedicano allo sci alpino.
La ricerca della verità rappresenta, in questo momento, il tributo più sentito che si possa rendere alla memoria di una giovane vita spezzata.






