Il magistrato di sorveglianza presso il Tribunale per i minorenni di Bologna ha fissato una udienza cruciale per l’11 giugno, a seguito del reclamo presentato da cinque giovani adulti con l’intento di ottenere il rientro nel carcere di provenienza. Questa richiesta è stata avanzata in risposta alle critiche emerse dopo il trasferimento di dodici minori da diversi istituti penitenziari minorili (Treviso, Torino, Bologna e Firenze) alla sezione distaccata dell’Istituto Penitenziario Minorile di Bologna (Ipm) nella città di Dozza. Il Garante dei detenuti dell’Emilia-Romagna, Roberto Cavalieri, ha espresso forti preoccupazioni per la decisione del Dipartimento della giustizia minorile di spostare i minorenni in un carcere destinato agli adulti.In data 24 marzo, il trasferimento aveva sollevato un acceso dibattito pubblico e politico. Cavalieri ha sottolineato l’assurdità del fatto che i giovani detenuti fossero stati spostati nella sezione distaccata dell’Istituto Penitenziario Minorile di Bologna, sostenendo che il trasferimento non era in linea con la normativa vigente. In seguito al reclamo presentato dal Garante e dall’associazione L’Altro Diritto, un gruppo di cinque giovani detenuti ha deciso di avanzare una richiesta ufficiale per essere ricollocati in un altro istituto, nel rispetto del principio di territorialità dell’esecuzione penitenziaria minorile.La sezione distaccata di Dozza è stata criticata per non soddisfare i requisiti necessari per accogliere minorenni detenuti. Le condizioni di vita all’interno della struttura, già contestate nel passato, sono state nuovamente messe in discussione dagli interventi dei rappresentanti dell’associazione e del Garante.Il magistrato di sorveglianza avrà il compito di presiedere la discussione sull’illegittimità del trasferimento dei minorenni nella sezione distaccata dell’Istituto Penitenziario Minorile di Bologna.