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domenica 9 Novembre 2025

Moncalieri, sequestro e torture: indagine su tre minorenni

La Procura della Repubblica per i Minorenni di Torino ha aperto un’indagine complessa, gravissima, per sequestro di persona e violenza privata, in seguito a un episodio che ha sconvolto la comunità di Moncalieri, nel Torinese.

Al centro della vicenda, un ragazzo di 15 anni, affetto da disabilità cognitiva, vittima di un’escalation di atti intimidatori e aggressioni fisiche perpetrati da tre coetanei: due ragazzi e una ragazza, di 14, 15 e 16 anni.
I profili dei presunti aggressori sono già noti alle autorità per precedenti coinvolgimenti in episodi di vandalismo e danneggiamento, circostanza che solleva interrogativi inquietanti sulla dinamica dell’escalation di comportamenti devianti e sulla presunta mancanza di interventi preventivi.

La denuncia presentata dalla madre del ragazzo, profondamente scossa e angosciata, dipinge un quadro desolante di soprusi inauditi.

Secondo quanto riferito, il giovane è stato inizialmente privato della sua libertà personale, rinchiuso con la forza in una stanza, per poi essere sottoposto a un ciclo di maltrattamenti fisici e psicologici particolarmente violenti.
La madre denuncia l’umiliazione di essere stato costretto a immergersi nelle acque del fiume Dora, un atto che, al di là del danno fisico, rappresenta una profonda aggressione alla sua dignità e alla sua integrità.

L’elenco delle azioni perpetrate è agghiacciante: rasatura forzata di sopracciglia e ciocche di capelli, un atto di deliberata violazione dell’identità e dell’autostima del ragazzo, e, in una dimostrazione di crudele sadismo, lo spegnimento di una sigaretta sulla sua caviglia, un gesto che ha causato lesioni fisiche e un trauma emotivo profondo.
L’episodio non si limita a costituire un atto di violenza individuale; esso è sintomatico di un problema sociale più ampio che richiede un’analisi approfondita.
La vulnerabilità del ragazzo, derivante dalla sua disabilità cognitiva, lo ha reso bersaglio di atti di bullismo e prevaricazione, evidenziando la necessità di rafforzare le misure di protezione per i soggetti più fragili.
L’indagine della Procura dei Minorenni si concentrerà non solo sull’accertamento dei fatti e sull’identificazione dei responsabili, ma anche sulla ricostruzione della dinamica che ha portato a questa escalation di violenza.
Si cercherà di comprendere le motivazioni degli aggressori, il loro background sociale e familiare, e le possibili dinamiche di gruppo che hanno favorito la commissione di questi atti.

Parallelamente, si rende necessario un intervento mirato volto a promuovere la cultura del rispetto, dell’empatia e dell’inclusione, al fine di prevenire il ripetersi di episodi simili.
L’educazione alla legalità, la sensibilizzazione sulle conseguenze della violenza e il rafforzamento dei servizi di supporto per le famiglie in difficoltà rappresentano elementi cruciali per contrastare i comportamenti devianti e costruire una società più giusta e solidale.
L’incidente pone domande urgenti sulla responsabilità sociale, il ruolo delle istituzioni educative e la necessità di un approccio multidisciplinare che coinvolga famiglie, scuole e servizi sociali per garantire la sicurezza e il benessere dei minori.

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