A Torino, la crescente diffusione di monopattini elettrici, sia in modalità di sharing che in proprietà privata, sta generando un complesso quadro di problematiche che emergono con chiarezza nell’analisi dei dati relativi alle sanzioni amministrative.
Nei primi otto mesi dell’anno, le contravvenzioni legate all’utilizzo di questi veicoli hanno raggiunto quota 6.454, un numero che, a giudizio dell’opposizione, necessita di una revisione urgente.
Al 2 ottobre, sebbene siano state riscosse 2.369 sanzioni, il divario tra infrazioni accertate e importi effettivamente incassati solleva interrogativi sull’efficacia del sistema di controllo e sulla percezione del rischio da parte degli utenti.
L’analisi dettagliata delle sanzioni rivela una marcata distinzione tra violazioni commesse da veicoli in sharing e da mezzi privati.
Nello specifico, 4.142 contravvenzioni riguardano i monopattini offerti attraverso servizi di sharing, prevalentemente per parcheggi non autorizzati (3.834), ma anche per comportamenti scorretti dei conducenti.
I mezzi privati, invece, si sono distinti per 2.313 infrazioni, di cui 223 relative a soste irregolari e il restante ammontare riconducibile a violazioni legate alla guida.
La consigliera della Lega, Elena Maccanti, ha espresso forte preoccupazione, sottolineando che i dati successivi a quelli inizialmente comunicati, fino al 24 settembre, indicano un incremento significativo delle sanzioni, arrivando a 8.125.
Questo aumento esponenziale, pari a circa 2.000 unità in un solo mese, evidenzia una situazione fuori controllo e suggerisce un fallimento del modello di gestione attuale, in particolare per quanto riguarda il servizio di sharing.La consigliera Maccanti ha inoltre richiamato l’attenzione sull’assenza di interventi correttivi in vista della scadenza del nuovo bando, fissata per il 31 ottobre.
Un fattore critico è rappresentato dal numero di incidenti, quantificati in 500 nei diciotto mesi precedenti, un dato che imponeva, a suo dire, una revisione immediata delle regole e delle misure di sicurezza.
Anche il consigliere di Forza Italia, Domenico Garcea, ha sollevato la questione della sicurezza, focalizzandosi sulle sanzioni legate alla modifica illegale della potenza dei monopattini e delle biciclette elettriche.
Al 30 settembre, ben 91 veicoli sono stati multati per questo tipo di alterazione, indicando un fenomeno diffuso e potenzialmente pericoloso, che elude i controlli e mette a rischio l’incolumità degli utenti e dei terzi.
In sintesi, il quadro che emerge è quello di una gestione problematica della micromobilità elettrica a Torino.
L’aumento esponenziale delle sanzioni, la carenza di interventi correttivi e il dilagare di alterazioni illegali alla potenza dei veicoli richiedono un’azione tempestiva e coordinata da parte delle autorità competenti, volta a garantire la sicurezza, la vivibilità urbana e il rispetto delle regole.
L’imminente scadenza del bando rappresenta un’opportunità cruciale per ripensare le politiche di gestione della micromobilità elettrica e per definire un modello più sostenibile ed efficace.








