Un’intensa ondata di maltempo ha colpito il Biellese nel corso del pomeriggio, manifestandosi con caratteristiche di nubifragio particolarmente violento. Il fenomeno, protrattosi per diverse ore, ha causato disagi diffusi e danni significativi, concentrandosi in maniera critica nella cintura di Cossato. L’evento meteorologico si è contraddistinto non solo per la notevole quantità di precipitazioni, ma anche per la presenza di grandine di dimensioni considerevoli, che ha imperversato per almeno quindici minuti, infliggendo un duro colpo alle coltivazioni agricole.Le conseguenze immediate si sono tradotte in un panorama di strade trasformate in fiumi temporanei, orti devastati e cantine sommerse. La forza dell’acqua ha compromesso la stabilità di aree a rischio idrogeologico, aggravando una situazione già precaria. Il servizio di Protezione Civile e i Vigili del Fuoco sono stati sommersi da numerose richieste di soccorso, provenienti non solo dalla zona più colpita, ma anche dai comuni limitrofi e dalle aree montane, dove l’acqua ha esacerbato i problemi di smottamento e frane.Il bilancio dei danni, ancora in fase di quantificazione, include la caduta di alberi lungo le arterie stradali, con conseguenti interruzioni della viabilità e pericoli per la circolazione. Un albero particolarmente robusto, ad esempio, ha ceduto proprio sulla sede della Pro Loco di Pray, provocando danni al tetto e mettendo a rischio la struttura.L’episodio evidenzia la crescente vulnerabilità del territorio biellese agli eventi meteorologici estremi, un fenomeno legato ai cambiamenti climatici in atto e alla necessità di implementare misure di prevenzione e adattamento più efficaci. La fragilità delle infrastrutture, l’inadeguatezza dei sistemi di drenaggio e la carenza di interventi di manutenzione ordinaria hanno amplificato l’impatto del nubifragio, lasciando al suo passaggio una scia di disagi e preoccupazioni per il futuro. La ricostruzione e il ripristino della normalità richiederanno un impegno congiunto delle istituzioni, delle comunità locali e del settore privato, con l’obiettivo di rendere il Biellese più resiliente di fronte alle sfide ambientali che lo attendono.
Nubifragio e grandine: il Biellese sotto choc, danni ingenti.
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