martedì, 8 Luglio 2025
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Panchina rossa per la resilienza: un faro contro la violenza ad Alessandria.

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Nel cuore pulsante di Alessandria, un luogo di passaggio e memoria, sorge una panchina che parla di resilienza e di impegno sociale. Situata nel giardino antistante la stazione ferroviaria, in prossimità del commovente Monumento ai Caduti, questa non è una panchina qualunque. È un simbolo tangibile del Centro Antiviolenza me.dea, un faro di speranza per le donne che vivono nell’ombra della violenza.Il rosso, colore audace e vibrante, domina la sua superficie, evocando la lotta incessante contro ogni forma di aggressione e oppressione femminile. Accostato al lilla, tonalità distintiva del Centro me.dea, crea un’armonia che unisce forza e delicatezza, determinazione e compassione. Una targa incisa ricorda i numeri di telefono – 800 098981 e 1522 – che rappresentano un filo diretto verso l’aiuto, un invito a rompere il silenzio e a cercare rifugio.La panchina si configura come un atto simbolico: un monito per la comunità, un appello a non rimanere indifferenti di fronte alla sofferenza altrui. Non si tratta solo di offrire un punto di informazione fisico, ma di sensibilizzare, di stimolare l’empatia, di promuovere una cultura del rispetto e della responsabilità condivisa. Un invito a riconoscere che la violenza contro le donne può manifestarsi ovunque, anche accanto a noi, mascherata da normalità o taciuta per paura.L’inaugurazione di questa panchina coincide con un momento di rinnovamento per il Centro Antiviolenza me.dea, che ha trovato una nuova dimora in via Guasco 47. Questo spazio più ampio e accogliente permetterà al Centro di rispondere con maggiore efficacia alle crescenti richieste di aiuto, estendendo la sua rete di supporto e offrendo servizi sempre più completi e personalizzati. La nuova sede rappresenta un investimento nel futuro, un impegno a non lasciare indietro nessuna donna che necessita di aiuto, un segnale di speranza in un mondo che troppo spesso dimentica la fragilità e la dignità umana. La panchina, dunque, non è solo un oggetto di arredo urbano, ma un messaggio potente e universale: la violenza non ha posto nella nostra comunità e insieme possiamo costruire un futuro più giusto e sicuro per tutte.

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