Il sapore di questo peperone trascende la semplice esperienza gustativa: è l’eco di un legame ancestrale, un’identità radicata nel suolo e nel lavoro di generazioni.
Più che un ortaggio, questo peperone di Carmagnola incarna una filiera produttiva e culturale che si perpetua, un patrimonio immateriale che si manifesta in forma tangibile.
La visita del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, alla Fiera Nazionale del Peperone, durante la preparazione di una sontuosa peperonata – un trionfo di 300 chili di peperoni quadrati, arricchiti da 100 chili di salsiccia, destinata a migliaia di persone – ha sottolineato l’importanza di questa celebrazione.
La Fiera non è un mero evento folkloristico; è un’istantanea della ricchezza culturale ed economica del Piemonte.
Ogni peperone racchiude la storia di un territorio, l’ingegno di un agricoltore, le tecniche tramandate dai nonni, i sapori autentici che definiscono l’identità piemontese.
Questo legame profondo tra prodotto e luogo è un elemento cruciale per comprendere l’eccellenza agroalimentare regionale.
La varietà “quadrato”, tipica di Carmagnola, è il risultato di una selezione accurata, frutto di anni di ricerca e di una profonda conoscenza delle specificità del microclima locale e della composizione del terreno.
L’impatto economico della Fiera è significativo.
Oltre a promuovere l’immagine di Carmagnola e del Piemonte nel suo complesso, genera opportunità di lavoro e stimola il turismo, un settore chiave per l’economia regionale, rappresentando oltre il 10% del Prodotto Interno Lordo.
Questi dieci giorni di festa rappresentano un’occasione unica per i visitatori di immergersi nella tradizione, scoprire le bellezze paesaggistiche e assaporare i sapori autentici del territorio.
La Fiera, in questo senso, si configura come un volano per la valorizzazione del patrimonio culturale e agroalimentare, un investimento nel futuro del Piemonte.
La chiusura, con lo spettacolo di danza “Don’t stop us now”, suggella un’edizione ricca di significato, un tributo alla resilienza e alla passione che animano la comunità di Carmagnola e l’intera regione.
L’evento testimonia, infine, come la valorizzazione delle tradizioni locali, quando gestita con lungimiranza, possa contribuire significativamente allo sviluppo sostenibile del territorio.