Il Ministero della Giustizia ha destinato alla Regione Piemonte un finanziamento di oltre 2,6 milioni di euro, un investimento strategico volto a promuovere percorsi di reinserimento socio-lavorativo per individui sottoposti a misure alternative alla detenzione o in procinto di lasciare gli istituti penitenziari.
Questa iniziativa, integrata nel più ampio Progetto “Una Giustizia più Inclusiva”, si colloca nel quadro del Piano Nazionale Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027 e riflette un approccio innovativo alla riabilitazione penale, che guarda oltre la mera punizione per abbracciare un modello di riscatto sociale.
L’impegno congiunto tra il Ministero della Giustizia, in qualità di Organismo Intermedio per la gestione dei fondi europei, e la Regione Piemonte, testimonia una visione condivisa: quella di un sistema penitenziario più efficace, capace di offrire opportunità concrete di cambiamento e di contrastare la recidiva.
Il progetto, supervisionato dalla Dott.
ssa Gabriella De Stradis, Direttore Generale per il coordinamento delle politiche di coesione, si propone di superare le tradizionali barriere istituzionali e di creare una rete di sinergie tra enti locali, associazioni del terzo settore e aziende del territorio.
Le risorse destinate saranno impiegate in diverse aree cruciali.
In primo luogo, si prevede l’ampliamento e il potenziamento di strutture dedicate alla formazione professionale e all’orientamento al lavoro, fornendo ai partecipanti competenze spendibili nel mercato del lavoro.
Parallelamente, si interverrà sulla questione abitativa, garantendo soluzioni di residenzialità assistita e temporanea, elemento spesso determinante per il successo del reinserimento sociale.
Questo aspetto, a volte trascurato, è fondamentale per offrire un ambiente stabile e sicuro in cui i soggetti possano ricostruire la propria vita e riacquistare autonomia.
Il progetto si inserisce in una cornice più ampia di riforme del sistema penitenziario, che mira a superare la visione custodialista a favore di un approccio riabilitativo e inclusivo.
Come sottolineato dal Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Delmastro, l’obiettivo è fornire strumenti concreti per il reinserimento sociale, restituendo dignità e opportunità a coloro che hanno commesso errori e hanno scontato la pena.
La Vicepresidente della Regione Piemonte, Elena Chiorino, ha evidenziato come la vera sicurezza passi anche attraverso la capacità di offrire opportunità di reinserimento sociale e lavorativo, ribadendo l’importanza di un approccio proattivo e inclusivo.
L’iniziativa rappresenta un investimento nel futuro della comunità, contribuendo a ridurre la marginalizzazione e a promuovere una società più giusta ed equa.
L’azione sinergica tra istituzioni, come riconosciuto da entrambe le figure istituzionali, si presenta come la chiave per affrontare le sfide complesse del reinserimento penale e per costruire un modello di riferimento per altre regioni.
Il progetto si propone di creare un ecosistema di supporto che possa accompagnare i soggetti nel percorso di cambiamento, offrendo non solo competenze professionali, ma anche sostegno psicologico e sociale, promuovendo la resilienza e la capacità di ricostruire un futuro positivo.