Il Piemonte si conferma un avamposto di impegno civile e solidarietà, con un tessuto di volontariato vibrante e in costante evoluzione.
I dati recenti, presentati nel contesto della Giornata Mondiale del Volontariato, rivelano una comunità piemontese particolarmente sensibile alle esigenze altrui, con quasi 70.000 persone attive nel settore, un dato che proietta la regione al quarto posto in Italia per numero di volontari e che testimonia una ripresa significativa post-pandemica.
Il Nord Ovest, in generale, mostra una propensione al volontariato superiore alla media nazionale, attestandosi al 10,9% della popolazione, contro un 9% a livello nazionale.
Questa realtà consolidata non è solo un numero, ma l’espressione di una profonda cultura del dono e dell’impegno civico.
Il volontariato, infatti, non si configura come un’attività marginale, bensì come un pilastro fondamentale del sistema di welfare piemontese, un motore di inclusione sociale e un fattore cruciale per la qualità dei servizi offerti.
Azienda Zero Piemonte, in questo contesto, si fa carico di un ruolo di coordinamento e supporto, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra istituzioni e organizzazioni di volontariato, semplificando i processi e promuovendo un’organizzazione più efficace e trasparente.
L’importanza di questa sinergia è stata ampiamente riconosciuta dalle autorità regionali.
L’Assessore alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone, ha sottolineato come il volontariato rappresenti una risorsa inestimabile, contribuendo non solo all’erogazione di servizi essenziali, ma anche alla formazione di una coscienza civica e alla diffusione di valori etici fondamentali.
L’Assessore alla Sanità, Federico Riboldi, ha messo in luce il ruolo imprescindibile del volontariato nel garantire standard elevati di assistenza sanitaria, integrando l’offerta pubblica e rispondendo a bisogni specifici non sempre cogliibili attraverso i canali tradizionali.
Ma l’impegno dei volontari non si limita al settore sanitario.
L’Assessore alla Protezione Civile, Marco Gabusi, ha evidenziato come il sistema di Protezione Civile piemontese, pur evolvendosi in termini di tecnologie, formazione e attrezzature, mantenga la sua eccellenza grazie all’apporto fondamentale di uomini e donne che dedicano il loro tempo e le loro competenze al servizio della collettività, spesso in situazioni di emergenza.
Questa dedizione, questo spirito di abnegazione, sono il vero cuore pulsante di un sistema di protezione civile efficace e resiliente.
Il futuro del volontariato in Piemonte passa anche per l’attenzione ai giovani, incoraggiandone l’adesione e promuovendo un passaggio generazionale che possa garantire la continuità e l’evoluzione di questa preziosa forma di impegno civile.
Si tratta di coltivare una nuova consapevolezza del valore del dono, dell’importanza della solidarietà e della responsabilità sociale, per costruire una società più giusta, inclusiva e attenta alle esigenze di tutti.






