Sabato 15 novembre, il Piemonte si mobilita per la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, un appuntamento cruciale per contrastare la crescente precarietà alimentare che affligge il territorio.
Questa edizione, la ventinovesima, si configura come una sfida urgente, in un contesto economico sempre più complesso e caratterizzato da un aumento dei prezzi che incide pesantemente sulle famiglie in difficoltà.
Un’onda di solidarietà coinvolgerà oltre 1.300 punti vendita in tutta la regione, grazie all’impegno di più di 12.000 volontari, figure chiave in questa complessa operazione logistica e sociale.
L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare ETS, si articola nell’ambito del più ampio progetto “Un piccolo gesto, un aiuto concreto”, un’infrastruttura di supporto capillare che interseca le 21 sedi regionali del Banco Alimentare, creando una rete di collaborazione tra associazioni e organizzazioni del terzo settore.
L’obiettivo primario è rifornire i magazzini, essenziali per garantire un flusso costante di aiuti alle realtà sul campo.
I prodotti alimentari raccolti saranno destinati a 575 organizzazioni che operano a diretto contatto con le persone più vulnerabili: mense sociali, case famiglia per minori, comunità accoglienti, centri d’ascolto e unità di strada, che quotidianamente assistono circa 115.000 individui in condizioni di disagio.
Un ulteriore impulso alla raccolta sarà dato dalla possibilità di effettuare donazioni online, attraverso piattaforme dedicate, fino al 1° dicembre, ampliando così la portata dell’iniziativa e coinvolgendo un pubblico ancora più ampio.
Per individuare i punti vendita aderenti e conoscere le modalità di acquisto, si invita a consultare il sito www.bancoalimentare.it.
Salvatore Collarino, presidente del Banco Alimentare del Piemonte, sottolinea l’importanza strategica di questa edizione, in un periodo storico segnato da una contrazione delle donazioni e da un aumento dei costi alimentari, mettendo in luce la necessità di sostenere una macchina operativa complessa, sostenuta dal lavoro incessante di volontari e operatori.
I dati raccolti nel 2024 offrono un quadro incoraggiante: 671 tonnellate di alimenti raccolte, un incremento significativo rispetto alle 594 del 2023, a testimonianza della crescente sensibilità della comunità verso le problematiche legate alla povertà e all’insicurezza alimentare.
Marco Piuri, presidente di Fondazione Banco Alimentare ETS, enfatizza come la Colletta Alimentare rappresenti un’occasione preziosa per promuovere la cultura della condivisione e della responsabilità, valori fondamentali per costruire una società più equa e solidale, affrontando con consapevolezza la sfida della lotta alla povertà e del diritto al cibo per tutti.
L’iniziativa non è solo una raccolta di alimenti, ma un potente motore di cambiamento sociale, che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a stimolare un impegno collettivo duraturo.







