Il Piemonte si trova ad affrontare una grave emergenza meteorologica, con un’intensità e un’estensione che richiedono una risposta coordinata e capillare a livello regionale.
Attualmente, 65 centri operativi comunali sono stati attivati per gestire l’impatto delle piogge torrenziali che stanno colpendo diverse aree del territorio, in particolare la provincia del Verbano-Cusio-Ossola, il Novarese, la Valsesia, la Biellese, la Val Chiusella e la pianura settentrionale.
La Sala operativa della Protezione Civile regionale mantiene una sorveglianza costante e dettagliata, analizzando in tempo reale l’evoluzione del fenomeno e fornendo supporto ai comuni coinvolti.
L’allerta arancione, emessa dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA), è valida fino alla mezzanotte, segnalando un pericolo elevato e richiedendo la massima attenzione da parte di tutti.
La severità delle condizioni atmosferiche ha reso necessario, per precauzione, l’interruzione della circolazione su importanti arterie stradali.
In particolare, sono state chiuse la statale del Colle della Maddalena, in provincia di Cuneo, quella della Val Formazza e la strada provinciale 549 nel comune di Calasca Castiglione, nel Verbano-Cusio-Ossola.
Queste misure, seppur impattanti sulla mobilità, mirano a garantire la sicurezza dei cittadini, prevenendo il rischio di frane e smottamenti.
L’emergenza ha causato anche diffusi disservizi nell’erogazione di energia elettrica, con oltre 1900 casi di interruzione segnalati.
Le zone più colpite sono il Vercellese e la provincia del VCO, dove le forti piogge hanno compromesso l’infrastruttura energetica.
La tempestività e l’efficacia degli interventi per il ripristino della corrente elettrica rappresentano una priorità assoluta.
Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’Assessore alla Protezione Civile, Marco Gabusi, hanno espresso la loro gratitudine ai numerosi volontari impegnati in prima linea per il monitoraggio e l’assistenza alla popolazione.
Hanno inoltre rivolto un appello alla cittadinanza, invitando alla massima prudenza e sconsigliando spostamenti non indispensabili, soprattutto nelle aree montane, dove il rischio idrogeologico è particolarmente elevato.
L’attenzione alla comunicazione e l’informazione costante alla popolazione sono elementi cruciali per mitigare l’impatto dell’emergenza e favorire comportamenti responsabili.
La collaborazione tra enti locali, volontariato e cittadini rappresenta la chiave per superare questa difficile situazione e garantire la sicurezza dell’intera comunità piemontese.