PSA: Allarme Nord Italia, l’epidemia avanza tra cinghiali e comuni

L’avanzata della Peste Suina Africana (PSA) continua a preoccupare il Nord Italia, con aggiornamenti che delineano un quadro complesso e in evoluzione.
I dati, forniti dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle regioni Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (Izs), attestano una diffusione incontrollata nei popolazioni di cinghiali selvatici, mentre si monitora attentamente la situazione degli allevamenti suinicoli, fortunatamente al momento esenti da nuove infezioni.
Nel Piemonte, l’emergenza si concentra in particolare nella provincia di Alessandria, dove si registrano nuove positività a Molare, portando il numero complessivo di casi a ventuno in quel comune.

A Predosa, invece, si accertano quattro casi, contribuendo ad alimentare un totale regionale che sale a 796 infezioni.

L’incremento dei casi evidenzia la difficoltà di contenimento, aggravata dalle dinamiche di movimento e riproduzione dei cinghiali, specie in un territorio caratterizzato da una densa rete di boschi e aree agricole.
La Liguria, anch’essa pesantemente colpita, registra un incremento significativo delle positività.
Nello specifico, sette nuovi casi sono stati identificati: tre in provincia di Genova, a Serra Riccò, dove il totale dei casi si attesta a trenta; un caso in provincia di Savona, nel comune di Savona (venti positività complessive); e, significativamente, i primi tre casi nella provincia di Spezia, a Rocchetta di Vara.

Questa ultima evenienza sottolinea l’espansione della PSA in aree precedentemente non interessate, rendendo ancora più complessa la gestione dell’emergenza.

Il totale dei casi in Liguria raggiunge ora quota 1.162, una cifra che testimonia la gravità della situazione.
Il dato di Rocchetta di Vara è particolarmente rilevante, poiché eleva a 188 il numero di comuni liguri in cui è stata accertata almeno una positività alla PSA.
Questo dato, unitamente all’incremento continuo dei casi, suggerisce una diffusione capillare del virus, probabilmente favorita da fattori ambientali, climatici e dalle abitudini migratorie dei cinghiali.

La PSA rappresenta una seria minaccia non solo per la fauna selvatica, ma anche per l’economia locale, con ripercussioni potenziali sull’allevamento suinicolo, un settore di grande importanza per le economie piemontese e ligure.
Le misure di controllo e prevenzione, che includono attività di sorveglianza, abbattimento mirato e monitoraggio degli allevamenti, si rivelano cruciali per contenere l’epidemia e proteggere le risorse economiche e ambientali.

La collaborazione tra le autorità sanitarie, le forze dell’ordine e le comunità locali si configura come elemento imprescindibile per affrontare con successo questa sfida complessa e in continua evoluzione.

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