La sanità piemontese si appresta a intraprendere un percorso di profonda trasformazione, sostenuto da un significativo afflusso di risorse aggiuntive, stimato intorno ai 250 milioni di euro. L’obiettivo primario non è semplicemente incrementare la spesa sanitaria, ma costruire un sistema resiliente e performante, capace di integrare in modo sinergico le competenze e le risorse del settore pubblico e del privato accreditato. Questa visione strategica, esplicitata dall’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi durante l’assemblea annuale dell’Aiop Piemonte, mira a superare le fragilità emerse in passato e a proiettare il Piemonte come un punto di riferimento per l’eccellenza sanitaria nazionale.L’impegno regionale, pur riconoscendo la cruciale importanza della sanità privata, si concentra attualmente sulla garanzia della sua stabilità finanziaria, piuttosto che sull’incremento diretto dei finanziamenti. Questa scelta, lungi dall’essere una limitazione, si inserisce in un piano più ampio di riforma strutturale, finalizzato a consolidare le fondamenta del sistema sanitario piemontese e a favorire un dialogo costruttivo con il Ministero della Salute.L’assemblea, presieduta da Giancarlo Perla, ha rappresentato un’occasione cruciale per il confronto tra operatori della sanità pubblica e privata, con la partecipazione di dirigenti delle ASL e delle ASO, e la presenza di figure di spicco come Gabriele Pelissero, presidente nazionale dell’Aiop, ed Ettore Sansavini, vicepresidente. Il dibattito ha messo in luce come il Piemonte, pur affrontando sfide significative, stia dimostrando una volontà coraggiosa di affrontare le criticità attraverso un’azione di risanamento e ristrutturazione.Gabriele Pelissero ha sottolineato come la sanità di diritto privato costituisca un asset strategico per la regione, evidenziando come l’esempio piemontese possa ispirare altre regioni del Nord Italia. L’Aiop si dichiara pronta ad assumersi responsabilità concrete, garantendo tempestività, qualità delle cure e una reale integrazione con il sistema pubblico. Questa offerta di collaborazione si fonda su un approccio proattivo e orientato al risultato, in grado di rispondere alle esigenze di una popolazione in continua evoluzione.Giancarlo Perla ha ribadito l’importanza di una programmazione stabile, di risorse concrete e di un dialogo costante con la Regione, elementi imprescindibili per la realizzazione di un sistema sanitario efficiente e sostenibile nel tempo. La sfida che attende il Piemonte è quella di coniugare innovazione tecnologica, ottimizzazione dei processi e centralità del paziente, in un contesto di risorse limitate e crescenti aspettative. Il futuro della sanità piemontese si gioca sulla capacità di costruire ponti, condividere esperienze e lavorare insieme per il bene comune.
Riforma Sanità Piemonte: 250 Milioni per un Sistema Resiliente
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